ya le digo. a ver si con un poco de suerte se convierte en una producción trotamundos y la podemos disfrutar en otros teatros.
la Grisi escribió:
(...)Complesso, cinico, osceno, dunque magnifico lo spettacolo concepito da Robert Carsen per questa “Salome”, e non le manda certo a dire, tutt’altro; quello che intelligentemente propone è lo specchio fedele di questa nostra società, “fatta” di buffoni arricchiti e fanciulle che, avendo compreso le regole del gioco, danno loro ciò che bramano.
Carne da macello, pornograficamente esibita e incarnata nelle sembianze sfatte e mostruose di Herodias, parodiata da Salome stessa in una delirante “Danza dei sette veli” (o meglio sette “vegli”, coreografia di Philippe Giraudeau) in cui la ragazza si concederà all’occhio della telecamera di Herodes ed ai corpi dei viscidi invitati. Senza speranza questa società lo è di sicuro, ma Carsen non colpevolizza Salome, tutt’altro; la farà uscire di scena proprio in quel deserto da cui proviene Jochanaan, forse per una redenzione, forse perché è “diversa”, lasciando a Herodias il compito di morire per mano di quegli stessi invitati che poco prima si erano palleggiati la testa del Battista. C’è molto de Sade, molto Carmelo Bene, molto Ken Russell, molto Michael Haneke nella crudezza tutta psicologica di questo spettacolo, e Carsen è riuscito a rendere propri e leggibili i linguaggi di questi artisti.(...)