fale, me ha costado como 15 minutos pillar de que Rita hablabais
Sigamos con la audición
:
viene ahora uno de los dos duos mios predilectos de esta obra
(que al ser cortita, tampoco da mucho de sí
) Durante todo el duetto, Beppe se mantiene desconfiado y temeroso, con razón el pobre, y Rita cambia de estado de animo, cosa que refleja la musica en el momento que yo llamo "explota la tormenta" (4:14). Por tanto, hay dos momentos o partes, marcados por la protagonista: hasta el minuto 4, más o menos, donde Beppe confiesa su torpeza y la segunda parte donde Rita deja correr su furia
BEPPE
É dessa... quale orror! quando sappia il malanno,
che la mia mano or fe' storditamente.
Dio sa quale che la sua nel concitato affanno
descriver? dall'est all'occidente!
(si avvicina timidamente)
RITA
(scorgendo Beppe)
Ah! tu se', qui, mio bel piccin!
O Beppe mio sei pur carin!
BEPPE
Son io, son io tesoro mio,
(fra se)
(Ma in verit?, tanta bont?
mi fa stupor, da uom d'onor!)
RITA
(con affabilit?)
Mio Geppin! Mio Geppin!
BEPPE
(come sopra)
(Eh! che vuol dir!)
RITA
Hai messo tutto a posto laggi??
BEPPE
Mi par di s?.
RITA
Ah! sei davvero un gran gioiel!
Di te son io contenta...
BEPPE
(fra se')
(Che alcuno non la senta!)
RITA
Di gioia ha pieno il sen...
BEPPE
(come sopra)
(Ah! il ciel si fa seren.)
RITA
Sei pieno di premura...
BEPPE
(come sopra)
(Che amabil creatura!)
RITA
Abbracciami, Beppino!
BEPPE
(come sopra)
(? lieto il mio destino!)
RITA
Sei pur, sei pur carin,
mio bel Geppin!
(Guarda un po' che babbeo, che faccia stralunata!)
(tendendogli la guancia)
Lesto! Scocchi un bacino.
BEPPE
(fra se)
(A or or la grandinata?)
RITA
Ma... perch? mai s? gran terror?
T'accosti a me bocchin d'amor!
(Beppe la bacia)
RITA
Io son di te contenta.
BEPPE
(fra s?)
(Che alcuno non la senta!)
A spiattellar il mio marrone
mi par propizia l'occasione.
RITA
Che vai tu masticando, Beppe mio?
BEPPE
Gli ? che fra me mi preoccupava...
D'un guaio fatto per gofferia...
RITA
Che vuoi tu dir?
BEPPE
La colpa ? mia...
No mi sgridare, per carit?!...
RITA
La vuoi finire?
BEPPE
(fra se')
(Ho la quartana.)
(a voce alta)
La tazza verde di porcellana
mi scapp?, patatrac e in cento pezzi and?.
[explota la tormenta]
RITA
La tazza istoriata?
BEPPE
? un guaio, anch'io lo so!
RITA
Silenzio, o un'infilzata
per te di schiaffi avr?.
Noioso, citrullo,
corbello, zuccon!
Sei scemo, sei nullo,
non sei che un babbion!
Ho avuto un gran torto,
ne piango di cor;
Oh! il primo che ? morto
quegli era un amor!
BEPPE
(fra se)
M'avesse la balia,
strozzato bambino,
o in fasce buttato
nel fiume vicino!
Mi fossi accoppato
pi? tardi da me,
o a un chiodo impiccato
con qualche perch?!
Ma stretto ho il gran nodo,
non posso disfar;
mi torco, mi rodo,
e nulla so far.
Mariti, a diporto,
passate per qua!
E il caso che il morto
invidia mi fa!
(mettendosi in ginocchio davanti a Rita,
la quale si ? messa a sedere, presso alla
tavola, a sinistra)
Una non hai, ma due mila ragioni
che un bel bacin sulla guancia adorata...
RITA
(alzandosi e dandogli uno schiaffo)
Sol di questi per te n'ho una fornata.
BEPPE
(piangendo)
Ahi! Ahi! Ahim?!
RITA
(contraffacendolo)
Ahim?! Ahim?!
Di baci e di pane,
tue pene a calmar,
per due settimane,
a stecco d?i star.
BEPPE
Che modi, che gergo!
Vuoi farmi arrabbiar?
Da fronte, o da tergo
non sai che picchiar.
RITA
Ho avuto il gran torto,
ne piango di cuor!
Oh! il primo che ? morto
quegli era un amor.
BEPPE
? il caso ch? il morto
invidia mi fa!
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pd: mañana, o bueno, dentro de unas horas
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