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 Asunto: Sonnambula: Libreto comentado.
NotaPublicado: 01 May 2005 11:27 
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Libretto de Felice Romani basado en el ballet-pantomima La Somnambule ou L'arrivée d'un nouveau seigneur de Eugène Scribe y Pierre Aumer

Estreno: Teatro Carcano de Milano.
Fecha: 1831 - 06 de marzo

Situación de la acción: Un pueblo de Suiza, siglo XVIII.

Libreto disponible en: http://www.geocities.com/ubeda2002/sonambula/acto1.htm
Partitura disponible en: http://www.granieri.us/db=spartiti_zip/ ... ellini.zip




ATTO PRIMO

La ópera no tiene obertura, sólo un preludio muy breve. Bellini demuestra aquí ser un adelantado a su tiempo, evitando esas largas oberturas que todos nos saltmaos en el cd
(La scena è in un villaggio della Svizzera.)

Scena Prima.

(In fondo al teatro si scorge il mulino di
Teresa: un torrente ne fa girare la ruota.
A sinistra l'osteria. Una banda in lontananza
e voci degli abitanti del villaggio, che vengono
a festeggiare gli sponsali dell'Amina).

CONTADINI
(interno)
Viva! Viva! Viva! viva Amina!
La la la... ecc
Evviva, evviva Amina!
Evviva, evviva Amina, evviva ancor!

(Esce Lisa dall'Osteria, indi Alessio dai colli.)
Cavatina de Amina, que es difícil por llegar al do5 por dos veces. No tiene cabaletta, cosa frecuente al ser un intérprete secundario.
LISA
Tutto è gioia, tutto è festa...
Sol per me non v'ha contento,
E per colmo di tormento
Son costretta a simular.
O beltade a me funesta,
Che m'involi il mio tesoro,
Mentre io soffro, mentre moro,
Pur ti deggio accarezzar!

CONTADINI
Viva Amina!
Viva ancor!

LISA
Tutto è festa...
Sol per me ah! non v'ha...
Tutto è gioia, tutto è festa, ecc.

(Scendono dalle colline Villani e Villanelle
tutti vestiti da festa, con strumenti villerecci
e canestri di fiori. Con essi
scende Alessio)

CONTADINI
Viva Amina!...
La la la... ecc.

ALESSIO
Lisa! Lisa!...

LISA
(per partire)
Oh l'importuno!

ALESSIO
Ah! tu mi fuggi!...

LISA
Fuggo ognuno.

ALESSIO
Ah! non sempre, o bricconcella...

LISA
Oh l'importuno!

ALESSIO
Ah! non sempre, o bricconcella,
Fuggirai da me così.
Per te pure, o Lisa bella,
Giungerà di nozze il dì.

(collegando la sua voce a a quella dei contadini.)

Viva Amina! viva ancor!

LISA
(contrariata vedendo che Alessio è collegato
ai acclamazioni. Fra sè)
Anch'esso! Oh dispetto!

ALESSIO, CONTADINI
Sì, viva ancor!
Sì, viva ancor!

LISA
(fra sè)
Oh dispetto!

ALESSIO
(allineando ai villageois dinanzi al mulino)
Qui schierati... più d'appresso...

LISA
(A parte)
Ah! la rabbia mi divora!...

CONTADINI
La canzone preparata
Intonar di qui si può.

LISA
(A parte)
Ogni speme è a me troncata:
La rivale trionfò.
Un bonito coro da la bienvenida a Amina
CONTADINI
In Elvezia non v'ha rosa
Fresca e cara al par d'Amina:
È una stella mattutina,
Tutta luce, tutta amor.
Ma pudica, ma ritrosa,
Quanto è vaga, quanto è bella:
È innocente tortorella,
È l'emblema del candor.
Ah! Ah! ecc
È innocente tortorella, ecc.
Viva!

LISA
(A parte)
Ah! per me sì lieti canti
Destinati un dì credei:
Crudo amor, che sian per lei
Non ho cor di sopportar.

ALESSIO
(avvicinandosi a Lisa)
Lisa mia, sì lieti canti
Risuonar potran per noi,
Se pietosa alfin tu vuoi
Dare ascolto al mio pregar.

CONTADINI
Viva ancor! Viva ancor!
Ê innocente tortorella,
è l'emblema del candore
Ah!...
Te felice e avventurato
Più d'un prence e d'un sovrano,
Bel garzon, che la sua mano
Sei pur giunto a meritar.
Tal tesoro amor t'ha dato
Di bellezza e di virtude
Che quant'oro il mondo chiude,
Che niun re potria comprar.
Ah!.. È innocente ecc.
Viva!

(Amina esce dal mulino accompagnata da Teresa)

AMINA
Care compagne, e voi,
Teneri amici, che alla gioia mia
Tanta parte prendete, oh come dolci
Scendon d'Amina al core
I canti che v'inspira, ah! il vostro amore!

CONTADINI
Vivi felice! è questo il comun voto,
o Amina.

AMINA
(A Teresa)
A te, diletta, Tenera madre,
che a sì lieto giorno
Me orfanella serbasti,
a te favelli questo, dal cor
più che dal ciglio espresso,
Dolce pianto di gioia,
e quest'amplesso.

(con tenero accento, agli altri)

Compagne... teneri amici...
Ah! madre... ah! qual gioia!
Aquí la Cavatina de Amina con la típica belleza melódica belliniana
Come per me sereno
Oggi rinacque il dì!
Come il terren fiorì
come fiori più bello
più bello e ameno!
Mai di più lieto aspetto
Natura non brillò:
Amor la colorò
amor del mio diletto,
amor, amor la colorò
amor,
ah sì, del mio diletto, amor.

CONTADINI
Sempre, o felice Amina,
Sempre per te così
Infiori il cielo i dì
Che ti destina.
Sì, sempre, o felice Amina,
ah! Sempre per te così.
Y aquí comienza la Cabaletta, intorducida por un pasaje orquestal muy bonito. En la primera parte la soprano desarrolla su tema y, tras la intervención del coro, debería, en la segunda parte, añadirle más ornamentación.
AMINA
(abbraccia Teresa, e prendendole
una mano, se l'avvicina al core)
Sovra il sen la man mi posa,
Palpitar, balzar lo senti:
Egli è il cor che i suoi contenti
Non ha forza a sostener....

CONTADINI
Di tua sorte avventurosa ...

AMINA
... ah, non ha forza a sostener,
ah no, ah no, ah no, ah no...

CONTADINI
... teco esulta il cor materno:
il materno cor.

AMINA
... a sostener.
Sopra il sen la man mi posa, ecc.

CONTADINI
Di tua sorte avventurosa...

AMINA
Cari amici!
Amata madre!

CONTADINI
...teco esulta il cor materno:
Non potea favor superno
Riserbarlo a ugual piacer.
... no, no, nol potea a ugual piacer,
no!

AMINA
Ah!
Sopra il sen la man mi posa, ecc...

CONTADINI
Di tua sorte...

AMINA
... ah, non ha forza a sostener, ecc.

CONTADINI
... avventurosa, ecc.

AMINA
Sopra il sen, ecc.

CONTADINI
Di tua sorte avventurosa
teco esulta il cor materno, ecc.

ALESSIO
Io più di tutti, o Amina,
Teco mi rallegro. Io preparai la festa,
Io feci la canzone; io radunai
De' vicini villaggi i suonatori.

AMINA
E grata a' tuoi favori,
Buon Alessio, son io.
Fra poco io spero
Ricambiarteli tutti, allor che sposo
Tu di Lisa sarai, se, come è voce,
Essa a farti felice
ha il cor disposto.

ALESSIO
La senti, o Lisa?

LISA
No, non sarà sì tosto.

ALESSIO
Sei pur crudele!

TERESA
(A Lisa)
E perché mai?

LISA
L'ignori?
Schiva son io d'amori;
Mia libertà mi piace.

AMINA
Ah! tu non sai quanta felicità
riposta sia In un tenero amor.

LISA
Sovente amore ha soave principio
e fine amaro.

TERESA
Vedi l'ipocrisia!

CONTADINI
Viene il Notaro.

AMINA
Il Notaro?
Ed Elvino non è presente ancor?

NOTARO
(Entrando)
Di pochi passi io lo precedo;
in capo al bosco
Io lo mirai da lungi.

CONTADINI
Eccolo .

AMINA
(Correndo ad Elvino chi entra)
Caro Elvino! alfin tu giungi.

ELVINO
Perdona, o mia diletta, Il breve indugio.
In questo dì solenne
Ad implorar ne andai
sui nostri nodi d'un angelo il favor:
prostrato al marmo dell'estinta
dell'estinta mia madre!
oh! benedici La mia sposa! le dissi.
Ella possiede tutte le tue virtudi;
ella felice renda il tuo figlio
qual rendesti il padre.
Ah! lo spero, ben mio,
m'udì la madre.

AMINA
Oh! fausto augurio!

CONTADINI
È van esso non fia.

ELVINO
Siate voi tutti, o amici,
Al contratto presenti.

(Il Notaro si dispone a stendere
il contratto.)

NOTARO
Elvin, che rechi
Alla tua sposa in dono?

ELVINO
I miei poderi, la mia casa, il mio nome,
Ogni bene di cui son possessore.

NOTARO
E Amina?...

AMINA
Ho il cor soltanto.

ELVINO
Ah! tutto è il core!

(Mentre la madre sottoscrive, e con essa
i testimoni, Elvino presenta
l'anello ad Amina.)
Aquí comienza el bellísimo dueto de Amina y Elvino. Se inicia, casi podríamos decir con una pequeña aria o cavatina de Elvino en la que el tenor, si es bueno, nos transmite con su canto su inocente amor y es uno de mis momentos favoritos (Schipa es aquí de obligada escucha).Cuando Amina se une al canto el duo alcanza momentos líricos bellísimos, hasta que el coro y Alessio y Teresa intervienen, dando paso así a una segunda parte más rápida (cabaletta) que empieza en “Ah,vorrei trovar parole”. Nuevamente destaco la intervención del tenor en las frases de “Tutto, ah! Tutto in quest’istante...”. Cuando el coro vuelve a intervenir se prepara el final de la escena.
Prendi: l'anel ti dono
Che un dì recava all'ara
L'alma beata e cara
Che arride al nostro amor.
Sacro ti sia tal dono
Come fu sacro a lei;
Sia de' tuoi voti e miei
Fido custode ognor.

CONTADINI
Scritti...

ELVINO
Sposi or noi siamo.

AMINA
Sposi!... Oh! tenera parola!

CONTADINI
...scritti nel ciel già sono...

ELVINO
Cara! nel sen ti posi

(Le dà un mazzetto.)

Questa gentil viola.

AMINA
Puro, innocente fiore!

CONTADINI
Già son scritti nel ciel,
Come nel vostro cor, ecc. Sì

ELVINO
... ei mi rammenti a te.

AMINA
Ah! non ne ha d'uopo il core.

ELVINO
... ei mi rammenti a te. ecc.

CONTADINI
... scritti in ciel,
come nel vostro cor, sì.

AMINA ED ELVINO
Caro/a! Dal dì che univa
I nostri cori un Dio,
Con te rimase il mio,
Il tuo con me restò.

CONTADINI
Scritti in ciel già sono,,
come nel vostro cor, sì.

AMINA
Ah! vorrei trovar parole
A spiegar com'io t'adoro!
Ma la voce, o mio tesoro,
Non risponde al mio pensier,
ah no.

ELVINO
Tutto, ah! tutto in quest'istante
Parla a me del foco ond'ardi:
Io lo leggo ne' tuoi sguardi,
Nel tuo riso lusinghier!
L'alma mia nel tuo sembiante
Vede appien la tua scolpita,
E a lei vola, è in lei rapita
Di dolcezza e di piacer!
Tutto, ah! tutto in quest'istante... ecc.

TERESA, ALESSIO E CONTADINI
Ah! così negli occhi vostri
Core a core...

AMINA
Ah! mio ben! Spiegar nol so.

ELVINO
Tu m'adori?

CONTADINI
... ognor si mostri:
Legga ognor qual legge adesso
L'un nell'altro un sol pensier. Ecc

ELVINO
Dunque m'adori?

AMINA
Ah! la mia voce...

ELVINO
Mio caro bene!...

AMINA
Ah non risponde al mio pensier.
Ah! vorrei trovar parola, ecc
.
ELVINO
Tutto, ah, tutto in quest’istante, ecc

CONTADINI
Ah, così negli occhi vostri
core a core...

ELVINO
Tu m'adori?

AMINA
Spiegar nol so!

ELVINO
Io leggo nel tuo vezzo lusinghier, ecc

CONTADINI
... ognor si mostri, ecc.

AMINA ED ELVINO
Ah, sì!

ELVINO
Domani, appena aggiorni,
Ci recheremo al tempio,
e il nostro imene
Sarà compiuto da più santo rito.

(Odesi suon di sferza e calpestio di cavalli.)

Qual rumore!

CONTADINI
(accorrendo)
Cavalli!

AMINA
Un forestiero.

(Entra Rodolfo accompagnato da due postiglioni)

RODOLFO
(dal fondo)
Come noioso e lungo
Il cammin mi sembrò!

(S 'avanza.)

Distanti ancora dal castel siam noi?

LISA
Tre miglia, e giunti non vi sarete
fuor che a notte oscura,
Tanto alpestre è la via.
Fino a domani qui posar vi consiglio.

RODOLFO
E lo desìo.
Avvi albergo al villaggio?

LISA
Eccovi il mio.

RODOLFO
(esaminando l'osteria)
Quello?

CONTADINI
Quello.

RODOLFO
Ah! lo conosco.

LISA
Voi, signor?

TUTTI
Costui chi fia?

RODOLFO
(Tranne Rodolfo, fra di loro)
Il mulino... il fonte... il bosco...
E vicin la fattoria!...

(À parte)
Rodolfo inicia tranquilamente su cavatina, por otra parte bastante convencional
Vi ravviso, o luoghi ameni,
In cui lieti, in cui sereni
Sì tranquillo i dì passai
Della prima gioventù!
Cari luoghi, io vi trovai, (rip)
Ma quei dì non trovo più!
Vi ravviso, o luoghi ameni, ecc

CONTADINI
(Fra di loro)
Del villaggio è conscio assai:
Quando mai costui vi fu?
Quando mai?

RODOLFO
Ma fra voi, se non m'inganno,
Oggi ha luogo alcuna festa.

CONTADINI
Fauste nozze qui si fanno.

RODOLFO
E la sposa? è quella?

(accennando Lisa)

CONTADINI
(additando Amina)
È questa.

RODOLFO
È gentil, leggiadra molto...
Ch'io ti miri. Oh!... il vago volto!...
Tu non sai con quei begli occhi
Come dolce il cor mi tocchi,
Qual richiami ai pensier miei
Adorabile beltà.
Era dessa, qual tu sei,
Sul mattino dell'età.

LISA
(A parte)
Ella sola è vagheggiata!

ELVINO
(A parte)
Da quei detti è lusingata!

RODOLFO
(fra sé)
Era dessa!... sul mattino... dell'età!...

(ad Amina)

Ch'io ti miri!

CONTADINI
Son cortesi, son galanti
Gli abitanti di città.

RODOLFO
Ah qual volto!
Tu non sai ecc.

LISA
(a parte)
Ella sola è vagheggiata, ecc.

TERESA
Son cortesi, son galante, ecc.

ELVINO
Da quei detti è lusingata, ecc.

RODOLFO
Era dessa, qual tu sei, ecc.

ELVINO
Contezza del paese avete voi, signor?

RODOLFO
Vi fui da giovinetto
Col signor del castello.

TERESA
Oh! il buon signore!
È morto or son quattr'anni!

RODOLFO
E ne ho dolore!
Egli mi amò qual figlio...

TERESA
Ed un figlio egli avea; ma dal castello
Sparve il giovane un dì, né più novella
N'ebbe l'afflitto padre.

RODOLFO
A' suoi congiunti nuova io ne reco
e certa.
Ei vive.

LISA
E quando alla terra natia farà ritorno?

CONTADINI
Ciascun lo brama.

RODOLFO
Lo vedrete un giorno.

(Odesi il suono delle cornamuse che
riducono gli armenti all'ovile.)

TERESA
Ma... il sol tramonta: è d'uopo
Prepararsi a partir.

AMINA, LISA, ELVINO E CONTADINI
Partir?... Partir?...

(Teresa fa che tutti a lei s'avvicinino.)

TERESA
(con gran mistero)
Sapete che l'ora s'avvicina
in cui si mostra il tremendo fantasma.

CONTADINI
E vero, è vero.

RODOLFO
Qual fantasma?

TUTTI
È un mistero, un oggetto d'orror!

RODOLFO
Follie!

CONTADINI
Che dite? Se sapeste, signor...

RODOLFO
Narrate.
Empieza aquí el coro más destacado de la obra.
La música crea bonitos efectos que nos sugieren el temor popular.

CONTADINI
Udite.
A fosco cielo, a notte bruna,
Al fioco raggio d'incerta luna,
Al cupo suono di tuon lontano
Dal colle al pian un'ombra appar.
In bianco avvolta lenzuol cadente,
Col crin disciolto, con occhio ardente,
Qual densa nebbia dal vento mossa,
Avanza, ingrossa, immensa par.

RODOLFO
Ve la dipinge, ve la figura
La vostra cieca credulità.

AMINA E TERESA
Ah! non è fola, non è paura...
... ciascun la vide: è verità.

ELVINO
In verità!

CONTADINI
Dovunque inoltra a passo lento,
Silenzio regna che fa spavento;
Non spira fiato, non move stelo;
Quasi per gelo il rio si sta.
I cani stessi accovacciati,
Abbassan gli occhi, non han latrati.
Sol tratto, tratto da valle fonda
La Strige immonda urlando va.

AMINA, LISA, TERESA, ELVINO
È verità!

RODOLFO
Credulità.

CONTADINI
I cani stessi...
.
RODOLFO
Vorrei vederla,

LISA, TERESA, AMINA ELVINO
Il ciel vi guardi!

RODOLFO
o tosto o tardi...

AMINA, ELVINO
Saria soverchia temerità, saria.

RODOLFO
...Vorrei vederla,
scoprir che fa. ecc.

CONTADINI
... accovacciati, accovacciati,
abbassan gli occhi, non han latrati.

AMINA, LISA, TERESA, ELVINO
Dal ricercarla il ciel vi guardi!
Saria soverchia temerità.

RODOLFO
... o tosto o tardi, ecc.

CONTADINI
Sol tratto, tratto da valle fonda
la strige immonda urlando va,
urlando va.

RODOLFO
... scoprir che fa, ecc.

TUTTI
Vi guardi il ciel! ecc.

RODOLFO
Basta così.
Ciascuno si attenga al suo parer.
Verrà stagione che di siffatte larve
Fia purgato il villaggio.

TERESA
Il ciel lo voglia!
Questo, o signore, è universal desìo.

RODOLFO
Ma del viaggio mio riposarmi vorrei,
se mel concede La mia bella albergatrice.

TUTTI
Buon riposo, signor... Notte felice.

RODOLFO
(Ad Amina)
Addio, gentil fanciulla;
Fino a domani addio...
T'ami il tuo sposo
Come amarti io saprei.

ELVINO
(con dispetto)
Nessun mi vince
In professarle amore...

RODOLFO
Felice te se ne possedi il core!

(Parte con Lisa; il contadini si disperde,
ad eccezione di Amina e Elvino)

AMINA
Elvino!... E me tu lasci Senza un tenero addio?

ELVINO
(con ironia)
Dallo straniero ben tenero l'avesti.

AMINA
È ver: commosso in lasciarmi ei sembrò.
Da quel sembiante ottimo cor traspare...

ELVINO
E cor d'amante.

AMINA
Parli tu il vero o scherzi?...

(con voce tremante)

Qual sorge dubbio in te?

ELVINO
T'infingi invano.
Ei ti stringea la mano,
Ei ti facea carezze...

AMINA
Ebben...

ELVINO
Discare non t'eran esse,
e ad ogni sua parola s'incontravano
i tuoi negli occhi suoi.

AMINA
(con pena)
Ingrato!
e dir mel puoi?...
Occhi non ho né core fuor che per te.
Non ti giurai mia fede?
Non ho l'anello tuo?

ELVINO
(qualcosa svergognato )
Sì..

AMINA
Non t'adoro?
Il mio ben non sei tu?

ELVINO
Sì, ma...

AMINA
Prosegui... Saresti tu geloso?

ELVINO
Ah! sì, lo sono...

AMINA
Di chi?

ELVINO
Di tutti.

AMINA
Ingiusto cor!

ELVINO
Perdono!
Aquí el duo de los celos. Otor momento inigualable de belleza melódica en la que Bellini exhibe sus melodías lánguidas. Especialmete bonito me parece el trocito de “Ah!Si mio bene!...
Son geloso del zefiro errante
Che ti scherza col crine, col velo;
Fin del sol che ti mira dal cielo,
Fin del rivo che specchio ti fa.

AMINA
Son, mio bene, del zefiro amante,
Perché ad esso il tuo nome confido;
Amo il sol, perché teco il divido,
Amo il rio, perché l'onda ti dà.
Amo il sol, ecc

ELVINO
Ah! perdona all'amore il sospetto!

AMINA
Ah! per sempre....
...Ah! per sempre sgombrarlo dei tu.

ELVINO
Sì, per sempre.

AMINA
E il prometti?

ELVINO
Il prometto.

AMINA
Mai più dubbi?

ELVINO
Mai più dubbi.

AMINA
Timori mai più?

ELVINO
Timori mai più.

AMINA
Ah!

ELVINO
Ah! Mio bene!

AMINA
Mio bene!

AMINA ED ELVINO
Ah!!! sì mio bene!
Ah! costante nel tuo, nel mio seno
Sia la fede (rip) che amore avvalora!
E sembiante a mattino sereno
Per noi sempre la vita sarà.
Mio bene!
E sembiante a sereno mattino
per noi sempre la vita sarà, ecc.

(Si allontanano.)

AMINA
(sempre con crescente tenerezza)
Mio caro, addio!

ELVINO
Mia cara, addio!

(Si avvicinano.)

A me pensa.

AMINA
E tu ancora.

AMINA ED ELVINO
(abbracciandosi)
Pur nel sonno il mio cor ti vedrà. ecc.
Addio
Pur nel sonno ecc
Addio! Addio!

(Partono .)

Scena Seconda

(Stanza nell'osteria. Di fronte una finestra:
da un lato porta d'ingresso: dall'altro un
gabinetto. Avvi un sofà, un tavolino e un
letto grande ed ampio. Rodolfo è solo;
Lisa entra poi)

RODOLFO
Davver, non mi dispiace
D'essermi qui fermato:
il luogo è ameno, l'aria eccellente,
gli uomini cortesi, amabili le donne
oltre ogni cosa.
Quella giovine sposa È assai leggiadra...
E quella ostessa? È un po' ritrosa,
ma mi piace anch'essa.

(Si bussa alla porta)

Eccola: avanti, avanti,
Mia bella albergatrice.

LISA
(Entrando)
Ad informarmi Veniva io stessa
se l'appartamento va a genio al signor Conte.

RODOLFO
Al signor Conte!

(Fra sè)

Diamine! son conosciuto!

LISA
Perdonate, Ma il Sindaco lo accerta,
e a farvi festa
Tutto il villaggio aduna.
Io ringrazio fortuna
Che a me prima di tutti ha conceduto
Il favor di offrirvi il mio rispetto.

RODOLFO
Nelle belle mi piace un altro affetto.
E tu sei bella, o Lisa, bella davvero...

LISA
Oh! il signor Conte scherza.

RODOLFO
No, non ischerzo:
e questi furbi occhietti
Quanti cori han sorpresi e ammaliati?

LISA
No, non conosco finora innamorati.

RODOLFO
Tu menti, o bricconcella.
Io ne conosco...

LISA
(avvicinandosi)
Ed è?...

RODOLFO
Se quel foss'io, che diresti, o carina?

LISA
Io... che direi?...
Signor... nol crederei.
In me non è beltà degna di tanto...
Un merito ho soltanto:
Quello di un cor sincero.

RODOLFO
E questo è molto

(Strepito alla finestra.)

Ma qual rumore ascolto?

LISA
(A parte)
Mal venga all'importuno!

RODOLFO
Donde provien?

LISA
Che non mi vegga alcuno.

(Fugge e nella fretta perde il fazzoletto;
Rodolfo lo raccoglie e lo getta sul sofà.
Si spalanca la finestra. Comparisce Amina:
è coperta di una semplice veste bianca. Ella
dorme: è sonnambula; e s'avanza lentamente
in mezzo alla stanza.)

RODOLFO
Che veggio?
Saria questo il notturno fantasma?
Ah! non m'inganno...
Quest'è la villanella
Che dianzi agli occhi miei parve sì bella.

AMINA
Elvino!... Elvino!...

RODOLFO
Dorme.

AMINA
Non rispondi?

RODOLFO
È sonnambula.

AMINA
(con sorriso scherzoso)
Geloso Saresti ancora dello straniero?
Ah parla!... Sei tu geloso?

RODOLFO
Deggio destarla?

AMINA
(con pena)
Ingrato! a me t'appressa...
Amo te solo, il sai...

RODOLFO
Destisi.

AMINA
(tenera)
Prendi... La man ti stendo...
un bacio imprimi in essa,
Pegno di pace.

RODOLFO
(cambiando dell'opinione)
Ah! non si desti...
Alcun a turbarmi non venga
in tal momento.

(Rodolfo va a chiudere la finestra.)

LISA
(dal gabinetto)
Amina!... O traditrice!

(Parte non veduta. -
L'aspetto di Amina mostrasi lieto.)
Se inicia un duo entre Rodolfo y Amina introducido con una melodía típicamente expresiva de misterio y nocturnidad.La música de Amina es mucho más elaborada que la de Rodolfo, signifiando así el carácter más intrascendente del personaje del buen aristócrata.
RODOLFO
(correndo ad Amina, si arresta)
Oh ciel!... che tento?

AMINA
(sogna il momento della cerimonia)
Oh come lieto il popolo
Che al tempio ne fa scorta!

RODOLFO
In sogno ancor quell'anima
È nel suo bene assorta.

AMINA
Ardon le sacre tede.

RODOLFO
Essa all'altar si crede!

AMINA
Oh madre mia, m'aita;
Non mi sostiene il piè!

RODOLFO
No, non sarai tradita,
Alma gentil, da me.

AMINA
Oh madre mia! Oh madre mia!...

RODOLFO
No, no, da me No, no, da me...

AMINA
Ah! Deh! m'aita,
ah! Deh! Oh, madre mia...
Non mi sostiene il piè.

RODOLFO
... ah nol sarai da me!

(Amina sogna che il sacro ministro
le domanda il giuramento d'amore. -
Amina alza la destra.)

AMINA
Cielo, al mio sposo io giuro
Eterna fede e amor!

RODOLFO
Giglio innocente e puro,
Conserva il tuo candor!

AMINA
Elvino!... alfin sei mio!

RODOLFO
Fugassi.

AMINA
Elvino!... già tua son io.

RODOLFO
Ah se...

AMINA
Abbracciami. Oh! contento
Che non si può spiegar!

RODOLFO
...più resto, io sento
La mia virtù mancar.

AMINA
Oh! Contento ecc

RODOLFO
... già sento
la mia virtù mancar.

AMINA
Elvino!... Abbracciami.
Alfin sei mio, alfin sei mio

(Rodolfo va per uscire dalla porta:
ode rumore di gente; parte per la
finestra donde è venuta Amina, e la
chiude. Ella, sempre dormendo,
si corica sul sofà.)
[b] Nos llega ahora el final del acto, servido por un Quinteto iniciado por una bella melodía que canta Amina y que Elvino acompaña. El coro, en segundo término, también participará en el final, marcando la melodía.[/i]
CONTADINI
(di dentro)
Osservate. L'uscio è aperto.
Senza strepito inoltriam.
Tutto tace: ei dorme certo.
Lo destiam, o nol destiam?
Perché no? ci vuol coraggio.
Presentarsi, o uscir di qua.
Dell'ossequio del villaggio
Malcontento ei non sarà.
Dell'ossequio del villaggio, ecc.
Avanziam.

(Entrano i contadini)

Ve', ve'! mirate,
A dormir colà s'è messo.
Appressiam.

(Si accorgono di Amina,
e tornano indietro.)

Ah! fermate:
Non è desso, non è desso, no.
Al vestito, alla figura,
È una donna... donna, sì.

(reprimendo le risa)

È bizzarra l'avventura.
è bizzarra, è bizzarra.
Una donna, Una donna!
Come entrò? che mai fa qui?

ELVINO
(di dentro)
E menzogna.

CONTADINI
Alcun s'appressa.

(Lisa, Elvino e Teresa entrano
di corsa)

LISA
(Ad Elvino, additando Amina)
Mira e credi agli occhi tuoi.

ELVINO
(Seguendo Lisa)
Cielo! Amina!

TERESA E CONTADINI
(Entrano)
Amina! dessa!

AMINA
(svegliandosi)
Dove son?... chi siete voi?

(vedendo Elvino)

Ah! mio bene!

(Corre a lui.)

ELVINO
(respingendola)
Va'! traditrice!...

AMINA
Io!!...

ELVINO
Ti scosta.

AMINA
Oh! me infelice!
Che feci io mai?

ELVINO
E ancor lo chiedi?...

CONTADINI
Dove sei tu ben lo vedi.

AMINA
Qui!... perché?... chi mi v'ha spinta?...

ELVINO
(con rabbia concentrata)
Il tuo core ingannator.

AMINA
(si getta nelle braccia della madre)
Madre! oh! madre!

(Teresa si copre il volto colle mani)

ELVINO
Va, va, spergiura!

LISA E CONTADINI
Ah! sei convinta!

AMINA
Oh! me infelice! Che feci io mai?
Oh mio dolor!
D'un pensiero e d'un accento
Rea non son, rea non son
né il fui giammai.
Ah! se fede in me non hai,
Mal rispondi a tanto amor.

ELVINO
Voglia il cielo che il duol ch'io sento
Tu provar, tu provar non debba mai!

(Disperato)

Ah! tel mostri s'io t'amai (rip)
Questo pianto del mio cor.

AMINA
Ah mel credi, ah! rea non sono.
Mel credi, rea non sono
nè il fui giammai,
Ah! Se fede in me non hai
mal rispondi a tanto amor.

CONTADINI
(ad Amina)
Il tuo nero tradimento
è palese e chiaro assai.

ELVINO
Traditrice! Da me ti scosta!
Spergiura!

AMINA
Ah, mel credi! Ah, rea non sono!
Sventurata!

LISA
(Ad Amina)
Il tuo nero tradimento
è palese e chiaro assai.

TERESA
(difendendo Amina)
Deh! l'udite un sol momento:
Il rigor eccede omai.

CONTADINI
In qual cor,
in qual cor più, ah!...

ELVINO
Ah, tel dica se io t'amai
questo pianto del mio core, ecc.

LISA, TERESA
In qual cor fidar più mai,
se quel cor fu mentitor? ecc.

CONTADINI
... se quel cor, se quel cor fu
mentitor?

ELVINO
Voglia il cielo,
voglia il cielo che il mio tormento
tu provar,
tu provar non debba mai!
Ah, tel dica s'io t'amai
questo pianto
questo pianto del mio core, ecc.

AMINA
Ah, se fede non hai, in me non hai,
mal rispondi a tanto amor, ecc.

LISA, TERESA
In qual cor fidar più mai, ecc.

CONTADINI
Il tuo nero tradimento,

(In questo frattempo, Teresa ha raccolto
sul sofà il fazzoletto di Lisa, e lo ha posto
al collo di Amina.)

AMINA
D'un pensiero, d'un pensiero,
d'un accento rea non sono,
rea non sono nè il fui giammai, ecc.
Ah! Se fede non hai, in me non hai,
ah se fede in me non hai,
mal rispondi a tanto amor, ecc.
Ah!

ELVINO
Voglia il cielo,
voglia il ciel che il mio tormento
tu provar, tu provar non debba mai!
Ah! tel dica s'io t'amai,
questo pianto, questo pianto del mio cor, ecc.

LISA, TERESA
In qual cor fidar più mai, ecc.

CONTADINI
....È palese, ecc.

ELVINO
Non più nozze.

CONTADINI
Non più nozze.

ELVINO
Sconoscente, io t'abbandono...

AMINA
Oh! crudo istante!
Deh! m'udite! Deh! m'udite!
io rea non son, non son,
Nume amico all'innocenza,
svela tu la verità.

ELVINO
Va!
La tua voce orror mi fa.
Togli a me, sì, la tua presenza:
La tua voce orror mi fa.

TERESA
Se favor nessun t'ottiene,
questo seno chiuso a te non resterà,
sventurata, il sen materno
chiuso a te, no, non resterà, ecc.

LISA, ALESSIO, CONTADINI
Non più imene:
sprezzo, infamia a lei conviene.
Di noi tutti all'odio eterno,
al rossore la rea vivrà.

AMINA
Deh! M'ascolta...

ELVINO
Sconoscente!

AMINA
... io rea non sono.

ELVINO
Ingrato core!

AMINA ED ELVINO
Non è questa, ingrato core,
Non è questa la mercede
Ch'io sperai per tanto amore,
Che aspettai per tanta fede...
Ah! m'hai tolta in un momento
Ogni speme di contento...
Ah! penosa rimembranza
Sol di te mi resterà.
Ah! penosa rimembranza
sì!

AMINA
Ingrato! Ingrato!

ELVINO
Va! Va!
Non è questa, ingrato core, ecc.

TERESA
In qual cor più fidar
se quel cor fu mentitor?
Se favor nessuno t'ottiene, ecc.
No, no, sventurata,
il sen materno al men ti resterà.
In qual cor più fidar, ecc.
Ah, sfortunata,
questo sen ti resterà.
Vieni, sventurata, il sen materno
ti resterà, ecc.

LISA, ALESSIO E CONTADINI
In qual cor, ecc.
Di noi tutti all'odio eterno,
al rossor la rea vivrà.
In qual cor più fidar, ecc.
No, non più nozze, non più imene:
sprezzo, infamia a lei conviene,
all'odio eterno, al rossor
al rossor, la rea vivrà, ecc.

AMINA
Ah! Madre mia, pietà, pietà, ecc.

TERESA
Ah! Vieni a me,
ah, vieni a me, ecc.

LISA, ELVINO, CONTADINI
Ingrata, va, ingrata, va, ecc.

(Tutti escono minacciando Amina:
ella cade fra le braccia di Teresa.)

_________________
...la scena a' miei tempi era altra cosa.


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 Asunto: Re: Sonnambula: Libreto comentado.
NotaPublicado: 01 May 2005 14:32 
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@lm@viv@ escribió:
Aquí comienza el bellísimo dueto de Amina y Elvino. Se inicia, casi podríamos decir con una pequeña aria o cavatina de Elvino en la que el tenor, si es bueno, nos transmite con su canto su inocente amor y es uno de mis momentos favoritos (Schipa es aquí de obligada escucha)..
Prendi: l'anel ti dono
Che un dì recava all'ara
L'alma beata e cara
Che arride al nostro amor.
Sacro ti sia tal dono
Come fu sacro a lei;
Sia de' tuoi voti e miei
Fido custode ognor.


Más que obligatorio, es PECADO no oir a Schipa cantando este fragmento!!!!!


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 Asunto:
NotaPublicado: 01 May 2005 19:57 
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ATTO SECONDO

Otro breve preludio da comienzo al acto.Sin mayor interés.

(Boscaglia).

Scena Prima.

(Un gruppo dei contadini, sulla via
pel castello, si ferma sul sentiero).

CONTADINI
Qui la selva è più folta ed ombrosa.
Qui posiamo vicini al ruscello.
Lunga ancora, scoscesa, sassosa
È la via che conduce al castello.
Sempre tempo per giungere avremo,
Pria che sorga dal letto il signore.
Riflettiam! Riflettiam!
Quando, quando giunti saremo,
Che direm per toccare il suo cor?...
Eccellenza!... direm con coraggio...
Signor Conte... la povera Amina
Era dianzi l'onor del villaggio,
Il desìo d'ogni villa vicina,
D'ogni villa era dianzi l'onor.
Ad un tratto è trovata dormente
Nella stanza che voi ricettò...
Difendetela, s'ella è innocente,
Aiutatela, s'ella fallò.
A tai detti, a siffatti argomenti...
Ei si mostra commosso, convinto:
Noi preghiamo, insistiam riverenti...
Ei ci affida, ei promette,
abbiam vinto!...
Consolati al villaggio torniamo:
In due passi, in due salti siam qua.
Consolati (ecc.) Sì! Sì!
Alla prova!... da bravi! partiamo...
La meschina protetta sarà, ecc.

(Partono.)

AMINA
(entrando, molto abbassata, con Teresa)
Reggimi, o buona madre;
a mio sostegno Sola rimani tu.

TERESA
Fa' core.
Il Conte dalle lagrime tue
sarà commosso. Andiamo...

AMINA
Ah! no... non posso:
Il cor mi manca e il piè.
Vedi? Siam noi presso il poder d'Elvino.
Oh! quante volte sedemmo insieme
di questi faggi all'ombra,
Al mormorar del rio!
L'aura che spira Dei giuramenti nostri
anco risuona...
Gli obliò quel crudele!
ei m'abbandona!

TERESA
Esser non puote, il credi,
Ch'ei più non t'ami.
Afflitto è forse anch'esso,
Afflitto al par di te...
Miralo: ei viene,
Solitario e pensoso...

AMINA
A lui mi ascondi...
rimaner non oso.
Vedi, o madre...
è afflitto e mesto...
Forse... ah! forse ei m'ama ancor.
La entrada de Elvino refleja todo su dolor con una bella y triste melodía, cuando el tenor dice el “Tutto è sciolto” debe transmitir toda su deseperación. A falta de Schipa, Flórez da los mejores ejemplos. Para mi esta frase, bien dicha, es de lo mejor de toda la obra belliniana. Capaz de ponerte la piel de gallina.
ELVINO
(Non vedendo le due donne)
Tutto è sciolto:
Più per me non v'ha conforto.
Il mio cor per sempre è morto
Alla gioia ed all'amor.

AMINA
(si avvicina ad Elvino)
M'odi, Elvino...

ELVINO
(si scuote)
Tu... e tant'osi?...

AMINA
Deh!... ti calma...

ELVINO
Va'! spergiura!

AMINA
Credi...
Colpa alcuna in me non è.

ELVINO
Tu m'hai tolto ogni conforto.

AMINA
Sono innocente.

ELVINO
Va!...

AMINA
Io tel giuro...

ELVINO
Va!...

AMINA
... Colpa alcuna in me non è.

ELVINO
ingrata!

(amaramente)
Aquí empieza una zona de especial dificultad para el tenor.
Pasci il guardo e appaga l'alma
Dell'eccesso de' miei mali:
ah, il più triste de' mortali
Sono, o cruda, e il son per te.
Pasci il guardo, o cruda,
e appaga l'alma, ecc.

VOCI DEI CONTADINI
(si intendono le proprie voci fuori della scena)
Viva il Conte!

ELVINO
(per uscire)
Il Conte!

AMINA
Ah! t'arresta.

ELVINO
No: si fugga.

AMINA
Per pietade!

ELVINO
Va'! mi lascia.

CONTADINI
(entrano in scena molto felici)
Buone nuove!
Dice il Conte ch'ella è onesta,
sì, che è innocente, che è innocente,
e a noi già move.

ELVINO
Egli! oh! rabbia!

AMINA, TERESA E CONTADINI
Ah! placa l'ira...

ELVINO
Ebben: si fugga.

CONTADINI
Dice il Conte...

AMINA, TERESA
No; T'arresta

ELVINO
L'ira mia più fren non ha.

CONTADINI
... ch'ella è onesta...
... ch'è innocente...

AMINA, TERESA
Ah! Per pietà!

ELVINO
(Le toglie l'anello ad Amina.)
Va, spergiura!

CONTADINI
... e a noi già vien, ecc.

AMINA
(piangendo)
Ah! il mio anello... oh! madre!...

(Teresa sostiene Amina quasi spirante.)

CONTADINI
(ad Elvino)
Mira!... Mira!
A tal colpo morirà. Crudel!
Cabaletta de Elvino. Pieza que exige de nuevo en el agudo y que es una de las piezas bellinainas más brillantes para tenor.
ELVINO
(si presenta ad Amina vivamente commosso)
Ah! perché non posso odiarti,
Infedel, com'io vorrei!
Ah! del tutto ancor non sei
cancellata, cancellata dal mio cor.
Possa un altro, ah! possa amarti
Qual t'amò quest'infelice!
Altro voto, o traditrice,
Ah! Non temer,
Non temer dal mio dolor, ecc.

CONTADINI
Ah! crudel, pria di lasciarla,
Vedi il Conte, al Conte parla.
Ei di rendere è capace
A te pace, a lei l'onor, ecc...
... a lei l'onore.

ELVINO
Non v'ha conforto!
... Ah! Perchè non posso odiarti, ecc.

CONTADINI
Ah! Crudel, pria di lasciarla, ecc.

ELVINO
Ah, perchè non posso odiarti, ecc.

CONTADINI
Ei di rendere è capace
a te pace, a lei l'onor...

ELVINO
Ah! Perchè non poso odiarti,
infedel, com'io vorrei,
cancellata dal mio cor...
... sì, dal mio cor, ecc.

CONTADINI
... a te renderà e a lei l'onor, ecc.

(Elvino parte disperato. -
Teresa tragge seco Amina da un'altra parte.)

Scena Seconda

(Villaggio come nell'Atto primo.
In fondo al Teatro si scorge il mulino di
Teresa: un torrente ne fa girare la ruota. )

LISA
(Ad Alessio)
Lasciami: aver compreso assai dovresti
che mi sei noioso.

ALESSIO
Non isperar che sposo Elvin ti sia.
Dell'onestà d'Amina
Sarà convinto in breve, e allora...

LISA
E allora tu mi sarai
più rincrescioso ancora.

ALESSIO
Deh! Lisa, per pietà... cambia consiglio,
Non mi trattar così.
Che far d'un uomo che ti sposa
soltanto per dispetto?

LISA
Mi è più caro d'un sciocco,
io te l'ho detto.

ALESSIO
No, non lo sposerai.
Porrò sossopra tutto il villaggio:
invocherò del Conte l'autorità,
pria ch'io sopporti in pace
D'esser da te schernito in questa guisa.

CONTADINI
(di dentro)
Lisa è la sposa.

LISA E ALESSIO
Che?...

CONTADINI
(di dentro)
La sposa è Lisa.

(sortendo)

(a Lisa)

A rallegrarci con te veniamo,
Di tua fortuna ci consoliamo.
A te fra poco, d'Amina in loco,
La man di sposo Elvin darà.
Segunda aria de Lisa, de nuevo comprometido para este personaje. Este aria se suprimía con frecuencia porque exigía una cantante de calidad y, sin ella, podía hacer el papel una comprimaria.
LISA
De' lieti auguri a voi son grata,
Con gioia io veggo che son amata;
De' lieti auguri, ecc.
E la memoria del vostro amore
Giammai dal cor non m'uscirà,
no, giammai, ah no, ecc.....

CONTADINI
La bella scelta...

ALESSIO
(fra sè, rattristato dalle notizie)
Qual uom
da tuono..

CONTADINI
... a tutti è cara...

LISA
... giammai dal core non m'uscirà...

ALESSIO
... colpito io sono, colpito io sono.

CONTADINI
Ciascun ti loda, t'esalta a gara,
Ognun ti prega prosperità. Ah! Sì

ALESSIO
Parole il labbro
trovar non sa ,
no, non sa.

LISA
... ah! No.
De' lieti auguri, ecc.

CONTADINI
Prosperità, ecc.

(Elvino entra)

LISA
(Ad Elvino)
E fia pur vero, Elvino,
Che alfin dell'amor tuo degna mi credi?

ELVINO
Sì, Lisa. Si rinnovi Il bel nodo di pria:
l'averlo sciolto
Perdona a un cor sedotto
Da mentita virtù.

LISA
Perdono tutto.
Ora che a me ritorni
Più non penso al passato: altro non veggo
Che il ridente avvenir che alfin mi aspetta.

ELVINO
(prendendo la mano a Lisa)
Vieni: tu, mia diletta, mia compagna sarai.
Il sacro rito già nel tempio si appresta.
Non si ritardi.

CONTADINI
Andiam.

RODOLFO
(entrando stretto)
Elvino, t'arresta.

LISA
(Fra sè)
Il Conte!

ALESSIO
(Fra sè, essendo tranquillizzato)
A tempo ei giunge.

RODOLFO
Ove t'affretti?

ELVINO
Al tempio.

RODOLFO
Odimi prima.
Degna d'amor, di stima
È Amina ancor: io della sua virtude,
Come de' pregi suoi,
Mallevador esser ti voglio.

ELVINO
Voi!! Signor!...
Signor Conte, agli occhi miei
Negar fede non poss'io.

RODOLFO
Ingannato, illuso sei:
Io ne impegno l'onor mio.

ELVINO
Nella stanza a voi serbata
Non la vidi addormentata?

RODOLFO
La vedesti, Amina ell'era...
Ma svegliata non v'entrò.

LISA, ELVINO E CONTADINI
Come dunque? In qual maniera?

RODOLFO
Tutti udite.

CONTADINI, LISA ED ELVINO
Udiamo un po'.

RODOLFO
V'han certuni che dormendo
Vanno intorno come desti,
Favellando, rispondendo
Come vengono richiesti,
E chiamati son sonnambuli
Dall'andar e dal dormir.

LISA E CONTADINI
E fia vero? e fia possibile?

RODOLFO
Un par mio non può mentir.

ELVINO
No, non fia: di tai pretesti
La cagione appien si vede.

RODOLFO
Sciagurato! e tu potresti
Dubitar della mia fede?

ELVINO
(senza badare a Rodolfo,
prende la mano di Lisa)
Vieni, o Lisa.

LISA
Andiam.

CONTADINI
Andiam.
A tai fole non crediamo.
No, non crediamo.
Un che dorme e che cammina!
No, non è, non si può dar.

TERESA
(Guardando dalla finestra del mulino)
Piano, amici; non gridate;
Dorme alfin la stanca Amina:
Ne ha bisogno, poverina,
Dopo tanto lagrimar...

CONTADINI
Sì, tacciamo, ah! sì, tacciam,
Tacciamo...

TERESA
... ne ha bisogno, ecc.

CONTADINI
Tacciamo, tacciamo.

TERESA
(spiegandosi ciò che succede)
Lisa! Elvino!... che vegg'io?
Dove andate in questa guisa?

LISA
A sposarci.

TERESA
Voi! gran Dio!
E la sposa... è Lisa?...

ELVINO
È Lisa.

LISA
Sì, e lo merto: io non fui colta
Sola mai, di notte in volta;
Né trovata io fui rinchiusa
Nella stanza di un signor.

TERESA
Menzognera! a questa accusa
Più non freno il mio furor.

(Facendo vedere il fazzoletto di Lisa)

Questo vel fu rinvenuto
Nella stanza del signore.

CONTADINI
Di chi è mai?... chi l'ha perduto?

TERESA
(accennando Lisa)
Ve lo dica il suo rossore.

(Elvino lascia la mano di Lisa mortificato.)

ELVINO E CONTADINI
Lisa!

TERESA
Lisa!.
Il signor Conte mi smentisca se lo può.

LISA
(Fra sè, svergognata)
Io non oso alzar la fronte!

CONTADINI
Che pensar, che dir non so.

ELVINO
(da sé, molto dolente)
Lisa mendace anch'essa!
Rea dell'istesso errore!
Spento è nel mondo amore,
Più fe', più onor, (rip)
no, no non v'ha.

TERESA
(da sé)
In quella fronte impressa...
...Chiara è la colpa e certa.
Soffra: pietà non merta
Chi altrui negò (rip) negò pietà.

ELVINO
Rea dell'istesso errore, ecc.

LISA
(da sé)
Cielo! a tal colpo oppressa,

ELVINO
Rea, mendace anch'essa.

LISA
... voce non trovo e tremo.
Quanto al mio scorno estremo
La mia rival godrà!

TERESA
Chiara è la colpa e certa, ecc.

ELVINO
Più fè, più onor non v'ha, ecc....
... no, no, non v'ha!

TERESA, RODOLFO
In quella fronte ecc.

LISA
Voce non trovo, e tremo, ecc.

ELVINO
Mendace anch'essa, ecc.

TERESA, RODOLFO
... chiara è la colpa e certa, ecc.

LISA
... la mia rival godrà, ah godrà,
ah quanto, ah quanto ne godrà, ecc.

ELVINO
... più fè, più onor non v'ha, ecc.

TERESA, RODOLFO
... chi altrui negò pietà, ecc.

ALESSIO E CONTADINI
Ah, che pensar, pensar non so...

ELVINO
(a Rodolfo)
Signor?... che creder deggio?
Ella pur mi tradì!

RODOLFO
Quel ch'io ne pensi
Manifestar non vo'. Sol ti ripeto,
Sol ti sostengo, che innocente è Amina,
Che la stessa virtù offendi in essa.

ELVINO
Chi fia che il provi?

RODOLFO
Chi? Mira: ella stessa.

(Amina esce da una finestra del mulino;
ella passeggia, dormendo, sull'orlo del tetto.
Sotto di lei la ruota del mulino che gira
velocemente, minaccia di frangerla se
pone un piede in fallo. Tutti si volgono
a lei spaventati. Elvino è trattenuto
da Rodolfo)
Empieza ahora la escena del sonambulismo, equivalente a las de la locura. En el pasaje escucharemos motivos pasados como los del dúo del primer acto.La soprano debe dar lo mejor de si, tanto en el recitativo como en el gran aria siguiente.
CONTADINI
Ah!

RODOLFO
Silenzio: un sol passo,
Un sol grido l'uccide.

TERESA
Oh figlia!

ELVINO
Oh Amina!

(Tutti con voce repressa finché
non si svegli Amina)

CONTADINI
Scende...

TUTTI
Bontà divina,
Guida l'errante pie'!

(Amina giunge presso alla ruota camminando
sopra una trave mezzo fradicia che
piega sotto di lei.)

Trema... vacilla...

(Si spezza la trave sotto il piede di Amina.)

Ahimè!...

(Amina si rimette e giunge sulla riva)

RODOLFO
Coraggio... è salva!

TUTTI
È salva!...

(Amina, dormendo, si avanza in mezzo al palco.
Silenzio universale.)

AMINA
Oh!... se una volta sola rivederlo io potessi,
anzi che all'ara Altra sposa ei guidasse!...

RODOLFO
(ad Elvino)
Odi?

TERESA
A te pensa,
Parla di te.

AMINA
Vana speranza!...
Io sento suonar la sacra squilla...
Al tempio ei move...
Ah! l'ho perduto...
e pur... rea non son io.

CONTADINI
Tenero cor!

AMINA
(inginocchiandosi)
Gran Dio, Non mirar il mio pianto:
io gliel perdono.
Quanto infelice io sono Felice ei sia...
Questa d'un cor che more è l'ultima preghiera...
Ah sì... Questa d'un cor, ecc.

CONTADINI
Oh detti! oh amore!

AMINA
(si guarda la mano come
cercando l'anello di Elvino)
L'anello mio... l'anello...
Ei me l'ha tolto...
Ma non può rapirmi
L'immagin sua...
Sculta... ella è qui, qui... nel petto.

(Si toglie dal seno i fiori ricevuti da Elvino.)

Né te d'eterno affetto
Tenero pegno, o fior...
né te perdei...
Ancor ti bacio...ancor ti bacio
ma... inaridito sei.
Y empieza el gran aria. La primera parte es de un tono más lastimero y con la entrada de Elvino unido al oboe se consigue una intensidad lírica inigualable.
Ah! non credea mirarti
Sì presto estinto, o fiore;
Passasti al par d'amore,
Che un giorno sol durò.
Che un giorno sol, ah sol durò.

(Piange sui fiori.)

ELVINO
Io più non reggo...

AMINA
Passasti al par d'amore...

ELVINO
...Più non reggo a tanto duolo.

AMINA
...Che un giorno, che un giorno sol durò.
Potria novel vigore
Il pianto mio recarti...
Ma ravvivar l'amore
Il pianto mio, ah no, no non può.
Ah non credea, ...
Passasti al par d'amor, ecc.

ELVINO
No, più non reggo.

AMINA
E s'egli a me tornasse!...
Oh! torna, Elvino.

RODOLFO
(ad Elvino)
Seconda il suo pensier.

AMINA
A me t'appressi? Oh gioia!
L'anello mio mi rechi?

RODOLFO
(ad Elvino)
A lei lo rendi.

(Elvino rimette l'anello ad Amina.)

AMINA
Ancor son tua: tu sempre mio... M'abbraccia,

(Rodolfo fa avvicinare Teresa ad Amina.)

Tenera madre... io son felice appieno!

(Elvino è prostrato ai piedi di Amina,
e Teresa l'abbraccia.)

RODOLFO
De' suoi diletti in seno
Ella si desti.

CONTADINI
Viva Amina! Viva ancor!

AMINA
(svegliandosi)
Oh! ciel! ...
Ove son io?... che veggo?...

(Si copre gli occhi.)

Ah! per pietà, Non mi svegliate voi!

ELVINO
(Ad Amina, con gran passione)
No: tu non dormi...
Il tuo sposo, il tuo amante è a te vicino.

AMINA
Oh! gioia!... oh! gioia!...
io ti ritrovo, Elvino!

TERESA, ELVINO, RODOLFO,
ALESSIO E CONTADINI
Vanne al tempio,
Innocente e a noi più cara,
Bella più del tuo soffrire,
Vieni al tempio e a pie' dell'ara
Incominci il tuo gioir.
Ah! Vanne al tempio, vanne, vanne!

AMINA
Ah! non giunge uman pensiero
Al contento ond'io son piena:
A' miei sensi io credo appena;
Tu m'affida, o mio tesor.
Ah mi abbraccia, e sempre insieme
Sempre uniti in una speme,
Della terra in cui viviamo
Ci formiamo un ciel d'amor.

CONTADINI
Vieni, vieni, vieni al tempio
e ad piè dell'ara...
Ah, vieni al tempio...
Innocente, e a noi più cara,
bella più del tuo soffrir,
vieni!
Y la cabaletta final...fuegos de artificio sin parar y en la repetición aún más…a disfrutar…belcantistas.
AMINA
Ah! Sì!
Ah, non giunge uman pensiero
Al contento ond'io son piena:
A' miei sensi io credo appena;
Tu m'affida, o mio tesor.
Ah mi abbraccia, e sempre insieme
Sempre uniti in una speme,
ah, della terra in cui viviamo
Ci formiamo un ciel d'amor! ecc.

_________________
...la scena a' miei tempi era altra cosa.


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NotaPublicado: 03 May 2005 23:22 
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Registrado: 12 Jun 2004 20:48
Mensajes: 307
Estoy con tu guia y con el CD.... :!: como ayuda :!:
Por cierto, entro en la página y.... salvo el video no encuentro nada, porfa.... apuntame como hacer, supongo que hay música pero no lo pillo


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 Asunto: Re: Sonnambula: Libreto comentado.
NotaPublicado: 04 May 2005 9:38 
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Div@
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Registrado: 24 Mar 2004 11:24
Mensajes: 9536
Ubicación: Gasteiz
El idiota escribió:
@lm@viv@ escribió:
Aquí comienza el bellísimo dueto de Amina y Elvino. Se inicia, casi podríamos decir con una pequeña aria o cavatina de Elvino en la que el tenor, si es bueno, nos transmite con su canto su inocente amor y es uno de mis momentos favoritos (Schipa es aquí de obligada escucha)..
Prendi: l'anel ti dono
Che un dì recava all'ara
L'alma beata e cara
Che arride al nostro amor.
Sacro ti sia tal dono
Come fu sacro a lei;
Sia de' tuoi voti e miei
Fido custode ognor.


Hace ya muchos años que conocí esta versión y lo mas duro es saber que nadie cantará nunca igual de bien. Por cierto, es la música que utiliza Reverte en su "Ars canendi", supongo que como ejemplo excelso de arte del canto. No me extraña.

Más que obligatorio, es PECADO no oir a Schipa cantando este fragmento!!!!!


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