Rigoletto regresa al lugar. La tormenta está alejándose. En un recitativo rumia las miserias del último mes, que ha tenido que soportar representando el papel de bufón. (De hecho, en el drama de Hugo durante ese mes Diane de Poitiers se convierte en la amante del Rey Francisco, cosa que no se desmiente en el libreto). Aguarda hasta medianoche según lo pactado y llama a la casa. Sparafucile le entrega el saco cerrado y le urge a arrojarlo al río, cosa que Rigoletto quiere hacer solo.
SCENA VII
Rigoletto solo si avanza dal fondo della scena
chiuso nel suo mantello.
La violenza del temporale è diminuita,
nè più si vede e sente che qualche lampo e tuono
RIGOLETTO:
Della vendetta alfin giunge l'istante!
da trenta dì l'aspetto
di vivo sangue a lagrime piangendo,
sotto la larva del buffon...
(esaminando la casa)
Quest'uscio è chiuso!..
Ah, non è tempo ancor!.. S'attenda.
Qual notte di mistero!
una tempesta in cielo!..
in terra un omicidio!..
Oh come in vero qui grande mi sento!..
(L'orologio suona mezzanotte)
Mezza notte!..
(batte alla porta)
SCENA VIII
Detto e Sparafucile dalla casa
SPARAFUCILE:
Chi è là?
RIGOLETTO:
Son io...
SPARAFUCILE:
Sostate.
(rientra e torna trascinando un sacco)
è qua spento il vostr'uomo!..
RIGOLETTO:
Oh gioja!.. Un lume!..
SPARAFUCILE:
Un lume?.. No, il danaro.
Lesti, all'onda il gettiam...
RIGOLETTO:
(gli dà una borsa)
No... basto io solo.
SPARAFUCILE:
Come vi piace... Qui men atto è il sito...
più avanti è più profondo il gorgo... Presto,
che alcun non vi sorprenda... Buona notte.
(rientra in casa)
Sparafucile se despide. Rigoletto no se atreve a abrir el saco, pero exulta al comprobar que lleva enganchadas las espuelas del Duque: “¡Éste es un bufón y he aquí un poderoso!” A punto de echarlo al agua, queda paralizado al escuchar la voz del Duque, que se aleja entonando la
Canzona. Consternado, abre el saco y un relámpago lejano deja que reconozca a Gilda. Ësta aún vive, pero sólo puede confesar su falta y solicitar el perdón. Entre las conmovedoras súplicas de su padre, le promete rezar por él desde el Cielo junto a su madre. Muere. Rigoletto exclama: “¡Ah, la maldición!”
SCENA IX
Rigoletto, poi il Duca a tempo
RIGOLETTO:
Egli è là!.. morto!.. oh sì!.. vorrei vederlo!
ma che importa!.. è ben desso!.. Ecco i suoi sproni!..
Ora mi guarda, o mondo!..
Quest'è un buffone, ed un potente è questo!
Ei sta sotto i miei piedi!.. è desso! oh gioja!..
è giunta alfine la tua vendetta, o duolo!..
Sia l'onda a lui sepolcro,
un sacco il suo lenzuolo!.. All'onda! all'onda!
(fa per trascinare il sacco verso la sponda,
quando è sorpreso dalla lontana voce del Duca,
che nel fondo attraversa la scena)
RIGOLETTO:
Qual voce!.. illusion notturna è questa!..
(traselando)
No, no!..egli è desso!..Maledizione!
(verso la casa)
Olà... dimon bandito?..
Chi è mai, chi è qui in sua vece?..
(taglia il sacco)
Io tremo... è umano corpo!..
(lampeggia)
SCENA ULTIMA
Rigoletto e Gilda
Mia figlia!.. Dio!.. mia figlia!..
Ah, no!.. è impossibil!.. per Verona è in via!..
Fu vision!.. è dessa!..
(inginocchiandosi)
Oh mia Gilda!.. fanciulla... a me rispondi!..
l'assassino mi svela... Olà?
(picchia disperatamente alla porta)
Nessuno!.. nessun!.. Mia figlia?.. mia Gilda?.. oh mia figlia?..
GILDA:
Chi mi chiama?
RIGOLETTO:
Ella parla!.. si move!.. è viva!.. oh Dio!
Ah, mio ben solo in terra... mi guarda, mi conosci...
GILDA:
Ah... padre mio!..
RIGOLETTO:
Qual mistero!.. che fu!.. sei tu ferita?.. dimmi...
GILDA:
L'acciar...
(indicando il core)
qui... qui mi piagò..
RIGOLETTO:
Chi t'ha colpita?..
GILDA:
V'ho l'ingannato... colpevole fui...
l'amai troppo... ora muojo per lui!..
RIGOLETTO:
(da sè)
(Dio tremendo! ella stessa fu côlta
dallo stral di mia giusta vendetta!)
(a Gilda)
Angiol caro, mi guarda, m'ascolta...
parla, parlami, figlia diletta!
GILDA:
Ah, ch'io taccia!.. a me... a lui perdonate!..
benedite... alla figlia... o mio padre..
lassù... in cielo, vicina alla madre...
in eterno per voi ... pregherò.
RIGOLETTO:
Non morir... mio tesoro, pietade...
se t'involi qui sol rimarrei...
non morire, o qui teco morrò!..
GILDA:
Non più... A lui... perdonate...
mio padre... Ad... dio!
(Muore)
RIGOLETTO:
Gilda! mia Gilda! è morta!..
Ah! la maledizione!!
(Strappandosi i capelli cade sul cadavere della figlia)