|
Troll de largo recorrido |
|
Registrado: 11 Ago 2006 8:53 Mensajes: 14383 Ubicación: Jalisia
|
Se escucha a Rigoletto canturreando desde fuera del escenario. Finge indiferencia para no entrar en el juego de los cortesanos mientas ronda por la estancia buscando evidencias de dónde pueden haberla ocultado. Los cortesanos disfrutan con su angustia y se burlan de sus indirectas y sarcasmos. Incluso le responden que el Duque aún está durmiendo. Entra un paje anunciando que la Duquesa quiere hablar con su esposo.
SCENA III
Marullo, Ceprano, Borsa, altri Cortigiani, poi Rigoletto
MARULLO: Povero Rigoletto!
RIGOLETTO: (entro la scena) La rà, la rà, la la, la rà, la rà, la rà, la rà la rà, la la, la rà, la rà.
TUTTI: Ei vien! Silenzio. (Rigoletto entra la scena affettando indifferenza)
BORSA, MARULLO, CEPRANO: Oh buon giorno, Rigoletto...
RIGOLETTO: (Han tutti fatto il colpo!)
CEPRANO: Ch'hai di nuovo, buffon?..
RIGOLETTO: (contraffacendo Ceprano) Ch'hai di nuovo, buffon?.. Che dell'usato più nojoso voi siete.
BORSA, MARULLO, CEPRANO: (ridendo) Ah! ah! ah!
RIGOLETTO: (aggirandosi per la scena) La rà, la rà, la la la rà, la rà, la rà, la rà. (spiando inquieto dovunque) (Ove l'avran nascosta?)
BORSA, MARULLO, CEPRANO: Guardate com'è inquieto!
RIGOLETTO: La rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà.
BORSA, MARULLO, CEPRANO: Sì! sì! guardate com'è inquieto!
RIGOLETTO: (a Marullo) Son felice che nulla a voi nuocesse l'aria di questa notte.
MARULLO: Questa notte!..
RIGOLETTO: Sì... Oh fu il bel colpo!..
MARULLO: S'ho dormito sempre!
RIGOLETTO: Ah, voi dormiste!.. Avrò dunque sognato!.. (S'allontana cantarellando, e visto un fazzoletto lo afferra) La rà, la rà, la la, la rà, la rà, la rà, la la.
BORSA, MARULLO, CEPRANO: (Ve', come tutto osserva!)
RIGOLETTO: (gettando il fazzoletto) Non è il suo. Dorme il Duca tuttor?
BORSA, MARULLO, CEPRANO: Sì, dorme ancora.
Borsa y Ceprano le contestan con evasivas y Rigoletto comprende de repente que Gilda está con el Duque. “Si perdiste tu amante búscala en otro lugar”, ríen los cortesanos. El Bufón revela: “¡Quiero a mi hija!” e intenta lanzarse contra la puerta del dormitorio, pero le bloquean el paso. Rigoletto los impreca en un feroz arioso e invoca (como Monterone) la mano justiciera del padre que defiende el honor de su hija. En vano, pues no puede superar por la fuerza a sus enemigos. Se derrumba, incluso apela al supuesto buen corazón de Marullo y finalmente suplica su compasión en un cantabile de enorme patetismo.
SCENA IV
Detti e un Paggio della Duchessa
PAGGIO: Al suo sposo parlar vuol la Duchessa.
CEPRANO: Dorme.
PAGGIO: Qui or or con voi non era?..
BORSA: È a caccia...
PAGGIO: Senza paggi!.. senz'armi!..
BORSA, MARULLO, CEPRANO: E non capisci che per ora vedere non può alcuno?..
RIGOLETTO: (che a parte è stato attentissimo al dialogo, balzando improvviso tra loro prorompe) Ah! ella è qui dunque!.. Ella è col Duca!..
BORSA, MARULLO, CEPRANO: Chi?
RIGOLETTO: La giovin che sta notte al mio tetto rapiste... Ma la saprò riprender... Ella è la...
BORSA, MARULLO, CEPRANO: Se l'amante perdesti, la ricerca altrove.
RIGOLETTO: Io vo' mia figlia...
BORSA, MARULLO, CEPRANO: La sua figlia!..
RIGOLETTO: Sì... la mia figlia... D'una tal vittoria... che?.. adesso non ridete?.. (corre verso la porta, ma i cortigiani gli attraversano il passaggio) Ella è la!.. la vogl'io... la rendete. Cortigiani, vil razza dannata, per qual prezzo vendeste il mio bene? A voi nulla per l'oro sconviene!.. ma mia figlia è impagabil tesor. La rendete... o se pur disarmata, questa man per voi fora cruenta; nulla in terra più l'uomo paventa, se dei figli difende l'onor. (si getta ancora sulla porta che gli è nuovamente contesa) Quella porta, assassini, assassini, m'aprite, la porta, la porta, assassini, m'aprite. (lotta alquanto coi cortigiani, poi torna spossato sul davanti della scena) Ah! voi tutti a me contro venite!.. (piange) tutti contra me!.. Ah!.. Ebben, piango... Marullo... signore, tu ch'hai l'alma gentil come il core, dimmi tu dove l'hanno nascosta?.. È là? non è vero? ... tu taci!.. ohimè! (piange) Miei signori.. perdono, pietate... al vegliardo la figlia ridate... ridonarla a voi nulla ora costa, tutto al mondo è tal figlia per me.
Escena de Rigoletto.
_________________ Il barone fu ferito, però migliora
|
|