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Enero'07_Oberto_Escuchándola. http://www.unanocheenlaopera.com/viewtopic.php?f=6&t=4565 |
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Autor: | MarttiT [ 16 Ene 2007 13:59 ] |
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Yo me voy a poner a escuchar la misma versión ahora mismo. Luego, el próximo sábado, no esperemos lo mismo con el señor Ventre. |
Autor: | Pierrots [ 19 Ene 2007 21:13 ] |
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Continuando el tema de @lm@viv@, escribo aquí, como buen colaborador, lo que sigue a lo antes puesto. Hemos llegado en la escucha, al punto donde termina el primer acto. Es aquí donde pueden descansar sus oídos aquellos que no les haya gustado el primer acto (para los que detengan allí el CD o DVD) y vayan al refrigerador a tomarse una cerveza o un refresco o fumarse un cigarrillo para quien fume. Decidiremos entonces si continuamos o no con el resto de la obra. Para quienes hayan decidido proseguir, el segundo comienza de la siguiente forma: Acto II (La escena se sitúa en la cámara de la Princesa. En ella están las doncellas, Cuniza está sentada, y junto a ellas, Imelda) Comienza a sonar el coro a media voz CORO Infelice! Nel core tradito ha tumulto di mesti pensier. Infelice! E d'amore all'invito affidava il suo giuro primier. IMELDA A te Riccardo favellar desia. CUNIZA Riccardo?... E che gli resta a proferire in sua discolpa? Un giorno dolce nel core mi scendea quel nome, qual rugiada che avviva i lassi fior nella stagione estiva. Oh, soavi memorie! Oh, caro affetto! Chi vi toglie al mio petto? Oh, chi torna l'ardente pensiero a´ bei sogni del tempo primiero! Ei nel volto, nell'alma era bello… Qui m'apparve…parlommi d'amor. Un suo sguardo, un suo dolce sorriso m'eran vita, gioir, paradiso! Come preci su gelido avello, ora invano mi scendono al cor. IMELDA Dunque imponi. CUNIZA Lo spergiuro a Leonora tornerò. IMELDA E tu stessa? CUNIZA Al primo giuro io medesma il condurrò. Più che i vezzi e lo splendore, più che un plauso che delude, della splendida virtude può la voce sul mio cor. Della misera il dolore trovi asilo nel mio petto; amistà è santo affetto pari a quello dell'amor. CORO Ah, sì grande e caro oggetto non meritava il traditor! Scena Seconda (Ahora la escena se traslada a uno de los jardínes del castillo. Aparece en escena el coro de caballeros) CAVALIERI (I) Dov'è l'astro che nel cielo sorge fulgido col dì? CAVALIERI (II) Lo ricopre un mesto velo, quel bell'astro impallidì! CAVALIERI (I) E la gioia ed il sorriso che promise a noi l'amor? CAVALIERI (II) Tutto sparve d'improvviso come sogno mentitor! TUTTI Si consoli la tradita che speranze non ha più; son compagne in questa vita la sventura e la virtù. (Terminado el canto, comienzan a alejarse) Scena Terza (Oberto, junto con el resto del coro de caballeros) OBERTO Ei tarda ancor! Forse mancato è il messo, o forse ei vile!.. Ah no! Nol credo. Alfine di vendetta appagar posso il desìo… Niun asil può sottrarlo al brando mio. L'orror del tradimento chiede dell'empio il sangue; il braccio mio non langue, fulmina il brando ancor. Pur cada il veglio spento, se in ciel così fu scritto; ma dell'altrui delitto nol gravi il disonor. CORO (desde dentro, osea tras bambalinas ) Oberto! Oberto! OBERTO Qual lieto grido! Forse tradito mi ha il messo infido... CORO (ahora, están ya dentro de escena) Tu d'Ezzelino temer non dèi, vieni a Cuniza che ti salvò. OBERTO Ite! fra poco sono da lei. (Otra vez se van. Estos tipos se lo pasan entrando y saliendo... ) Salvo? Che importa! Vendetta io vo'. Ma tu, superbo giovane, me non vedrai fiaccato! All'uno o all'altro il fato reca l'estremo dì. S'udrà dal mio cadavere un grido uscir di guerra: "Oberto ai Salinguerra morendo maledì!" Termina la escena 3. Saludos |
Autor: | Pierrots [ 23 Ene 2007 15:02 ] |
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Debido a la popularidad que le han dado a este hilo , prosigo: Retomamos entonces la historia en el comienzo de la escena cuarta Scena Quarta (Riccardo y los demás) OBERTO Eccolo! è desso! Or son tranquillo. Inoltra, prode guerrier. Di tenere donzelle questo non è cimento. Tu vieni qui a morire, o a compir l'opra del tuo vile misfatto. Il ferro impugna, e ti difendi. RICCARDO Un sol momento ancora, fervido vecchio. Ad inegual conflitto forse mi chiami…e lo rifiuto! OBERTO Infame abbastanza tu sei! Fia la men vile questa dell'opre tue. RICCARDO Frena l'oltraggio, all'insulto non scende un ver coraggio. OBERTO Vili all'armi, a donne eroi io proclamo i Salinguerra! RICCARDO Vili all'armi? Ah! Tu lo vuoi? Con l'acciar risponderò. (Desenvaina la espada) Scena Quinta (Cuniza, Leonora y los demás) CUNIZA Ferma! Ah, troppo in questa terra disonor tua man versò! RICCARDO La vergogna ed il dispetto, ahi, combattono il mio seno! Il rimorso a quell'aspetto lacerando il cor mi va. Deh, spalancati, o terreno, e m'ascondi per pietà! LEONORA (para sí) Egli è infame, è traditore, ed ancora io l'amerei! Ah! L'incendio d'un amore chi mai spegnere potrà? Ma la morte or sceglierei, altra speme il cor non ha. CUNIZA (para sí) Sciagurato! E tanto ardiva mentre a me chiedea parola, e al ricorso il core apriva d'un'orribile viltà! (a Leonora) Infelice! Ti consola, al tuo seno ei tornerà. OBERTO Ah, codardo! Al brando mio no, sfuggire non potrai! Pari al fulmine di Dio te dovunque ei coglierà. Nel tuo sangue laverai fin de' padri la viltà! CUNIZA (a Riccardo) Conte, lo vedi, orribile scena apprestati a noi. Io ti perdono!... Togliere a infamia ancor ti puoi. RICCARDO Imponi! CUNIZA A questa misera giura l'antico amor! LEONORA (para sí) Oh generosa! CUNIZA Il gaudio brilli di nozze ancor. RICCARDO (a Cuniza en voz baja) E tu l'imponi? OBERTO (a Riccardo en voz baja) Fingere devi, se vil non sei! Poscia nel bosco attendimi RICCARDO (A Oberto en voz baja) Verrò, per gli avi miei! CUNIZA Riccardo! Ebben?.. RICCARDO (Ofrece la mano a Leonora) Rispondere può sol la man per me. LEONORA Padre!…fia ver? CUNIZA Sorridere, possa il Signore a te! LEONORA Ah, Riccardo, se a misera amante tu ritorni pentito, sincero, come al tempo del giuro primiero tutto, tutto il mio cor ti darò! RICCARDO (para sí) Infelice! Sul vago sembiante parla amor, ed io pur l'ho tradita; infelice! L'onore m'invita dove ancora ferir ti dovrò! OBERTO (para sí) Oh, per poco nell'alma tremante vi frenate, o pensieri di sdegno! Ben nel sangue lavar dell'indegno l'onta infame al mio nome saprò. CUNIZA (para sí) Oh, potessi scordarmi l'istante che all'amore schiudeva il mio seno! Deh, sorrida alla misera almeno quella pace ch'io più non avrò! (Oberto entra en el bosque, los demás se alejan por el lado contrario) Scena Sesta (Coro de caballeros) CAVALIERI (I) Li vedeste. CAVALIERI (II) Ah sì! La mano si protesero i due Conti. CAVALIERI (I) Ed il core? CAVALIERI (II) Invano, invano! Stava l'ira sulle fronti. TUTTI Ah, sventura! E dalla croce sol di pace Iddio parlò!, Fatto sordo a quella voce l'uom nel sangue s'allegrò! Ahi, sventura! E d'una terra sono entrambi lo splendor! Pace omai! Fraterna guerra Maledetta è dal Signor! (La música de pronto nos hace ver que se está llevando a cabo un duelo) CAVALIERI (I) Oh qual rumor! CAVALIERI (II) Feroce cozzo è di nudi acciar. TUTTI Oh, qual sospetto atroce! Si corra ad osservar! (Entrando en el bosque) Scena Settima (Riccardo, espada en mano, aparece como seguido por alguien) RICCARDO Ciel, che feci!.. di quel sangue ho macchiato il brando mio!.. Dove ascondere poss'io il delitto, il mio rossor? Ah, si fugga!.. (se oye un gemito) Oh Dio!.. Chi langue?.. M'ingannai…sussurra il vento. (se oye ahora un gemido prolongado) Ah no!.. l'ultimo lamento è del misero che muor. (rezando una plegaria) Ciel pietoso, ciel clemente, se pregarti ancor mi lice, deh! Perdona a un infelice, tu mi salva per pietà! Oh rimorso! Del morente l'ombra ognor m'inseguirà. (Se aleja) Scena Ottava (entra agitada Cuniza, junto con Imelda y seguidas del coro) CUNIZA Dove son?.. Il cerco invano! Qual presagio al cor mi piomba! Sento il gelo della tomba per le vene, in mezzo al cor. IMELDA Alcun viene… CORO L'han trovato! Nella selva ei giace esangue… CUNIZA Cielo! CORO Immerso nel suo sangue di Leonora è il genitor. Del duello sospettosa ella accorse a quelle piante, vide il colpo dell'amante, cadde oppressa dal dolor. CUNIZA Ah crudeli! Oh, troppo veri miei presagi! Alla meschina mi guidate… CORO S'avvicina! TUTTI Oh, spettacolo d'orror! Scena Nona (Leonora es conducida a escena) CUNIZA Vieni, o misera, cresciuta solo al pianto, alla sventura! Sul mio sen ti rassicura, no, mai più ti lascerò! CORO Mercé trovi nel tuo cuore al dolore che provò. LEONORA Tutto ho perduto! Tutto! Al colpo estremo mi volle il ciel presente. Misero padre mio! Padre, perdono!.. Non ei t'uccise…chi t'uccide io sono! CORO Calma, calma il tuo dolore, stai nel seno all'amistà! LEONORA Sciagurata! A questo lido Ricercai l'amante infido!.. Qui l'iniquo mi deluse… Qui l'obbrobrio…e l'empie accuse. Qui lo sguardo…Oh Dio!.. sostenni d'un offeso genitor! Ad ucciderlo qui venni colla man del seduttor. Scena Ultima (Aparece un mensajero que le trae una carta a la princesa) CORO Un messaggio a questa volta?.. Che mai vuole?.. che sarà? (Cuniza lee temblando y exclama) CUNIZA I suoi voti, o cielo, ascolta: abbi ancor di lui pietà! (se acerca a Leonora y le dice en voz baja) Fugge Italia il Salinguerra, Cerca asilo in strania terra. Il perdono a te richiede; i suoi beni…la sua fede… Come ai dì del primo amore… LEONORA (interrumpiéndola) Taci, oh Dio, non proseguir. Cela il foglio insanguinato che vergò quello spietato! Senza padre, maledetta, una cella a me s'aspetta! Veggo sangue in ogni loco… Ei m'abbruccia…è ardente foco! Il mio pianto, il mio dolore, deh, m'affrettino il morir! (cae en los brazos de las doncellas) CORO Infelice! Un rio tormento già l'assale, e invade il core. Ella geme… il suo lamento Possa il cielo impietosir! Fin de la ópera Apéndice Otra escena novena y dueto LEONORA Al padre io corro, al padre mio, deh! Cielo salva i suoi giorni. CUNIZA Un solo istante arresta. LEONORA Esser potria funesta ogni tardanza: Ei dal castello usciva caldo d'ira. Chi sa: forse il crudele M'uccide il padre. CUNIZA Non temere, io stessa Veglio sui passi di Riccardo. Meco favellar brama e mi richiese or dianzi per un servo parola. Intanto amica, Rispondi a me, che da un tuo solo accento Pender può la sua sorte in tal momento! Pria che scenda sull'indegno Implacabile il mio sdegno, Giura a me che l'empia taccia Tu non menti d'infedel. LEONORA Se un accento ho a te mentito Il mio cor ne fia punito, Mi fian chiuse le tue braccia Ogni ben mi nieghi il ciel. CUNIZA Vieni o misera, tu sei Infelice più di me. LEONORA Tutti, tutti i mali miei Donna grande io verso in te. CUNIZA, LEONORA Nel cangiar di sorte infida É pur dolce ad ogni cor Ritrovare chi divida Il contento ed il dolor. CUNIZA Vieni, vieni a questo petto Infelice, t'assicura: Mitigar può la sventura Chi é compagno nel dolor. LEONORA Generosa, un tanto affetto Mi consola e m'assicura: Mitigar la mia sventura Può soltanto il tuo bel cor. Otra Cavatina de Cuniza, Acto Primero CUNIZA O fedeli! A me diletto Giunge il voto dell'affetto. D'innocenza i cari inganni E l'amor di madre amata, Tutto, ah! Tutto ne'prim'anni Fean quest'anima beata. Delle guance sulle rose Stava il gaudio del mio cor, ah! A quei giorni appien rispose Ora il palpito d'amor. CORO Fia cammin di tutte rose giusto premio al tuo bel cor. CUNIZA Ma ne'prim'anni un angelo Sta dei fanciulli accanto: Ei da quell'alme candide Fuga il dolore e il pianto. Deh! Mi ricopra ancora Del mistico suo velo, Se nuova età m'infiora Non m'abbandoni il ciel. CORO Nuova di gioia aurora A te prepara il ciel. Altro Recitativo e Duetto CUNIZA Basta, basta o fedeli! In questo giorno Del vostro amor novelle prove io vedo! Ve ne compensi il ciel! Ite, fra poco A me vi chiamerò. RICCARDO Sposa, l'indugio é grave a core amante. CUNIZA Amor, de' fidi miei per qualche istante Mi sottrasse a' tuoi sguardi: Or tutta sono per te. RICCARDO Cuniza! Ah, parmi Che in sì bel giorno un velo Copra tua vaga fronte. CUNIZA Ah, invan lo celo. Ah, Riccardo a mia ragione Fai tu forza ad ogni istante, A' miei dubbi ognor s'oppone Il poter del tuo sembiante: A te schiudeasi il mio core Voglio, voglio in te fidar. RICCARDO Oh, d'ingiusto e van sospetto Al mio core non far oltraggio, Mal s'ostenta un falso affetto, Han gli sguardi il lor linguaggio: Or che infiammassi d'amore Di' se possono ingannar. (para sí) Ah, de' rimorsi miei Forse la nube appar, Invan l´ amor di lei, Si puote in sen frenar. CUNIZA (para sí) Il suo verace affetto Sul nobil viso appar: Perché del mio sospetto Or lo degg'io turbar (a Riccardo) Pari a un sogno che non dura Sono, il credi, i dubbi miei. RICCARDO, CUNIZA Ti rinfranca, t'assicura, Senza te morir vorrei! Tu del mio cor sei l´ arbitro, Sei tu la luce mia: Da nodo arcano e magico Io sono avvinto a te. Il ciel sembiante ad angelo Pietoso a te m'invia, Vieni annodiam quest'anime Là dell'altare al piè. Fin de la escucha. Saludos |
Autor: | alicia [ 23 Ene 2007 16:09 ] |
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MarttiT escribió: Yo me voy a poner a escuchar la misma versión ahora mismo. Luego, el próximo sábado, no esperemos lo mismo con el señor Ventre.
Proféticas palabras... |
Autor: | MarttiT [ 24 Ene 2007 12:52 ] |
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Por desgracia. |
Autor: | Cleopatra [ 06 Feb 2007 14:29 ] |
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Gracias por poner el libretto, he escuchado el primer acto ahora mismo. Yo me considero (menuda presunción ) Verdiana Belcantista, por lo que en principio a esta ópera le encuentro todas las gracias. @lm@viv@ escribió: Interrumpe Riccardo al coro (gracias a Dios) para presentarse con una cavatina + cabaletta, típica estructura de la época. Bueno, a mí los coros me gustan!!! @lm@viv@ escribió: Chim-pum Si soy verdiana, me tiene que gustar un poco el Chim-pum!!! @lm@viv@ escribió: Llega su prometido, todo halagador él, ahora que es pre-metido. Inician su dúo amoroso.
¡QUE MALO ERES! Lo que más me ha gustado, ha sido el finale. A mí también me ha recordado a Rigoletto, aunque solo en momentos muy puntuales ya que Rigoletto es, para mí, una obra maestra de principio a fin. En Bilbao este acto yo lo vi sin subtítulos, pero le eché bastante imaginación. Tanto onore arriba y abajo, y la hija y el padre hablando de venganza ya te hueles un poco de que va la cosa. También me ayudaron los trajes de Cuniza y Leonora. Eran prácticamente iguales, Cuniza vestía de novia, con velo y corona y Leonora vestía igual pero el velo lo llevaba como un chal. Me fijé que el velo de Cuniza era de un blanco inmaculado y el chal de Leonora estaba bastante más... feo, y con eso ya me imaginé bastante el asunto... Eso sí, pensaba que Oberto era el tenor (y eso que lo dice, que es él ), creo que a Madda le pasó lo mismo... |
Autor: | masnadieri [ 07 Feb 2007 19:18 ] |
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ventre mejoro algo en la 4º funcion. de un MD del sabado a un INSUFICIENTE del lunes |
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