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Enero'07_Oberto_Escuchándola. http://www.unanocheenlaopera.com/viewtopic.php?f=6&t=4565 |
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Autor: | @lm@viv@ [ 06 Ene 2007 12:11 ] |
Asunto: | Enero'07_Oberto_Escuchándola. |
Empecemos, si no lo habéis hecho ya, a escuchar el Oberto. Recordemos su discografía oficial: 1977 - PESKO - Teatro Comunale di Bologna - Estes, Grilli, Gulin, Cortez- FONIT CETRA (2 CD). 1987 - GARDELLI. - Chor des Bayerischen Rundfunks, Münchener Rundfunk Orchestra- Dimitrova, Bergonzi, Panerai, Baldani, Browner - - ORFE C105842 (2 CD) 1996 - MARRINER - London Voices, Academy of St. Martin in the Fields Orchestra - Ramey, Neill, Guleghina, Urmana- Philips (2 CD) (Recuerdo asimismo que os podéis pasar por mi blog para "saber" más de otra versión no oficial) También citar las palabras del propio Verdi, 50 años después del estreno de la obra, sobre su negativa a "recuperarla": «La ópera necesitaría cuatro papeles principales (y quienes estuvieran capacitados para cantarlos), y una puesta en escena adecuada, y un calendario de ensayos, igual que si se tratara de una obra nueva. Ignoramos si nuestro público, con unas expectativas tan diferentes a las de hace 50 años, va a tener paciencia para escuchar estos dos largos actos de Oberto. Y si van a reaccionar ante el aburrimiento de una forma silenciosa o si van a hacerlo de una manera ruidosa. En último caso, aquello no sería una celebración, sino todo un escándalo». |
Autor: | @lm@viv@ [ 06 Ene 2007 12:41 ] |
Asunto: | |
Iré poco a poco, y al ritmo que pueda (lo siento), desgranando la ópera. Agradezco todos los comentarios posibles si alguien más va escuchándola. ATTO PRIMO Tras una sinfonía que, al parecer gusta mucho a Werther y a Bends, en la que ya se atisban temas que luego se descubrirán en la ópera, empieza la misma con un coro, son los típicos motivos alegres de inicio de ópera y que no delatan la tragedia posterior. Scena Prima CORO Di vermiglia, amabil luce appar tremula sull'onda una stella che ne adduce, vinte l'ombre, un lieto dì. Par che ogn'astro a lei d'avante fugga e timido s'asconda: è la stella che il sembiante d'Amatunzia in ciel vestì. Vieni, Riccardo! Guidati propizio genio a noi; in questo suolo il gaudio spargere ancor tu puoi; scorran di guerra i turbini per l'itale città, al fortunato talamo la pace arriderà. Interrumpe Riccardo al coro (gracias a Dios) para presentarse con una cavatina + cabaletta, típica estructura de la época. RICCARDO Son fra voi! Già sorto è il giorno che affretta‚ i desir miei: questi plausi a me d'intorno, questi voti io devo a lei, a lei sola che m'invita alle gioie dell'amor. CORO Oh felici! omai compita è la speme d'ogni cor. La cabaletta empieza... RICCARDO Già parmi udire il fremito degl'invidi nemici! Le balde lor cervici Prostrate al suol vedrò. Oh! Chi vi salva al turbine dei Salinguerra offesi? Ad Ezzelino ascesi, gli stolti abbatterò. CORO Vieni fra lieti plausi ove t'attende amor, vedrai più bello fulgere degli avi lo splendor. Chim-pum |
Autor: | @lm@viv@ [ 06 Ene 2007 12:53 ] |
Asunto: | |
Scena Seconda Toca ahora la presentación musical de Leonora, "la despechada". Con una bonita melodía inicia su cavatina LEONORA Ah, sgombro è il loco alfin! L'insana gioia all'aborrite torri porta la turba de' vassalli, e intanto almen qui tace delle nozze il canto!... Bruscos pensamientos le vienen a la cabeza Nozze?... Con altra donna? Inaspettata io pur sarovvi!... anch'io reco a quell'ara il giuramento mio. El recuerdo del padre vuelve a suavizar la música. Oh padre! Di qual duolo cagion ti fia quest'infelice, quando lunge dal patrio suolo di te indegna l'udrai? Vuelve la sed de venganza.Ma vendicato sarà l'oltraggio, e questo è il giorno in cui la mia vendetta appresto. Recuerda su amor...la matización de algunas palabras..angiol, amore,ingrato...ayudan a transmitirnos los sentimientos. Sotto il paterno tetto un angiol m'apparia radiante nell'aspetto d'amore e di beltà. Di speme a me nudria il core innamorato… Ah! Mi tradì l'ingrato, tolto ogni gioia ei m'ha. Finalmente, se aceleran los sentimientos encontrados del primer amor con la primera traicción y la vislumbrada venganza. Oh, potessi nel mio core soffocar l'immenso amore! D'innocenza al primo giorno, oh, potessi ritornar! Io sognavo allor Cherùbi su dorate e bianche nubi; ora i triboli e lo scorno, ora il pianto e il sospirar. |
Autor: | @lm@viv@ [ 06 Ene 2007 13:05 ] |
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Aparece el "prota". Oberto, en busca de su hija. Scena Terza Cual Arsace o Tancredi rossiniano, llega ahora Oberto, que regresa y hace un elogio de su patria y de su añoranza OBERTO Oh patria terra, alfin io ti rivedo, terra sì cara e desiata! Ognora in sul lido ospital, che m'accogliea, sempre di te la mente si pascea! Triste cagion mi scorge, patria diletta, a te…Di nuovo pianto vengo a bagnarti, o dolce suol natio, poi dovrò dirti un'altra volta addio! Se lo scritto fatal della sorella non mi tragge in inganno, dovrebbe esser qui giunta. Ahi lasso! E dove trovar ti debbo, o figlia ingrata! io fremo… Forse al padre segnasti il giorno estremo! Scena Quarta Leonora se le une...está planeando su venganza, se encuentra con su papi, él recrimina su actitud que le ha supuesto la infamia LEONORA Al cader della notte denno le nozze incominciar! Ben sia! In fosca luce avvolta, potrò meglio al castello recarmi inosservata…Oh ciel!…chi vedo!.. OBERTO Qual voce!…è dessa! LEONORA Tu!... padre! OBERTO Son io! LEONORA In qual luogo il rivedo, eterno Iddio! OBERTO Guardami! Sul mio ciglio vedi del duol le impronte! Nell'impudica fronte sculto il terror ti sta! Non ti bastò il periglio d'un padre sventurato… L'onore hai tu macchiato di sua cadente età. LEONORA Leonora se lamenta de los reproches y pide, y jura, venganza. Cuando nombra a su difunta madre Oberto reacciona Padre! Mi strazii l'anima… Quel guardo mi spaventa! O vendicata, o spenta la figlia tua sarà. A una tradita e misera dona un amplesso, o padre… Ten prega in ciel la madre, gioia nel ciel ne avrà. OBERTO La madre tua? LEONORA Dal cielo vede il mio pianto e gemme! OBERTO Vede il tuo fallo e freme… Taci, ti scosta, va! Se unen en un sólo sentimiento de venganza. Primero élla y luego él manifiestan sus anhelos, para luego juntarse a dúo LEONORA Del tuo favor soccorrimi, ciel, che agli afflitti (oppressi) arridi! Or che a me presso il guidi, salvami il genitor! OBERTO Del braccio tuo soccorrimi, ciel, che agli oppressi arridi! Io venni a questi lidi vindice dell'onor! Odi! In quell'alte torri il seduttor si cela… Ivi il delitto svela; lavi l'infamia, o mora… Ti fia concesso allora del padre tuo l'amor. LEONORA Sì! Fra quell'alte torri la voce mia risuoni! Piombi sull'ara e tuoni spavento allo spergiuro… Rimeritarmi io giuro del padre mio l'amor. OBERTO Un amplesso ricevi, o pentita; ti fia pegno al perdono promesso. Ma se infamia anteponi alla vita, fia l'estremo che ottieni da me! LEONORA Affidata del padre all'amplesso di me stessa mi sento maggiore; se l'infamia antepongo all'onore, fia l'estremo che ottengo da te. |
Autor: | @lm@viv@ [ 06 Ene 2007 13:18 ] |
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Scena Quinta Vuelve el coro otra vez, alegres y contentos hablan ahora de bodorrio, amor y virtud CORO Fidanzata avventurosa, vieni a noi col tuo fedel! Sembri l'alba che di rosa pinge, adorna e schiara il ciel. Qual d'Eugania sulle spalle nivea falda, hai puro il cor; a te il giglio della valle cede il vanto nel candor. E' del cielo il tuo bel viso un'immagine quaggiù; sul tuo labbro sta il sorriso, e nel core la virtù. Scena Sesta Con sabias palabras, Cuniza nos libra del coro y, no sólo eso, además los echa de la escena (¡qué gran personaje!) CUNIZA Basta, basta, o fedeli! In questo giorno del vostro amor novelle prove io vedo! Ve ne compensi il ciel! Ite, fra poco a me vi chiamerò. Llega su prometido, todo alagador él, ahora que es pre-metido. Inician su dúo amoroso. RICCARDO Cuniza, ah, parmi che in sì bel giorno un velo copra tua vaga fronte. CUNIZA Ah, invan lo celo! Il pensier d'un amore felice sembra un sogno, mio bene, per me! Ma spiegar quanto il core mi dice questa gioia che il petto m'inonda, è commista a un arcana timor, e mi par che una voce profonda lamentosa mi suoni al cor. RICCARDO Nuovo di per te splenda sereno, ah, distruggi ogni vano timor! Una voce ti sorga nel seno che ti parli di gioia e d'amor! Presso all'aria un'imagin funesta non recare in tal giorno con te; se una triste memoria ti resta, fia sorgente d'affanno per me. CUNIZA Ah, perdona! RICCARDO Consoli un sorriso chi tuo sposo in brev'ora sarà. Enamoradísimos, se lanzan al desenfreno canoro de sus sentimientos. RICARDO, CUNIZA Fra il timore e la speme diviso questo core spiegarsi non sa! CUNIZA Pari a un sogno che non dura sono, il credi, i dubbi miei. RICCARDO Ti rinfranca, t'assicura, senza te morir vorrei!.. RICARDO, CUNIZA Questa mano omai ritorni la tua gloria, la tua calma; un sol core, una sol' alma or di noi si formerà. Scorreranno i nostri giorni come limpido ruscello, finchè morte dall'avello nostre salme chiederà. |
Autor: | @lm@viv@ [ 06 Ene 2007 13:36 ] |
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Scena Settima Imelda, confidente de Cuniza, recibe a "la despechada" que pide avise de su presencia a su Sra. IMELDA Alta cagione adunque nel castello ti guida? LEONORA E tal che assai la suora d'Ezzelino interesse ne avrà. IMELDA Fa cor, straniera! Attendi in questo loco. Verrà la principessa a te fra poco. Scena Ottava Mientras llega Cuniza, Leo se reafirma en sus propósitos LEONORA Ah, perchè tanto in petto ora mi balzi, o cor?.. Il padre mio là celato m'ascolta!.. Il suo perdono meritarmi saprò…Dinanzi all'empio me non vegga tremante. M'assisti, o cielo, nel tremendo istante! Llega la premetida de Riccardo, sin saber la que le espera[/i] CUNIZA Bella straniera, che richiedi? LEONORA Fama di tue virtudi al tuo cospetto or guida un'infelice. CUNIZA Franco parla. Se presenta y avisa de la presencia de Oberto en el castillo, para dar idea de la desesperación que les embarga LEONORA Ebbene… D'un misero la figlia vedi dinanzi a te; d'Oberto forse il nome non t'è ignoto. CUNIZA Ah! d'Oberto il nemico? LEONORA S'omesso parla…In queste mura il piede meco egli reca. CUNIZA Nel castello? Oh cielo! LEONORA Ira lo spinse ad un partito estremo… Già ti sta presso… CUNIZA Egli? LEONORA Lo vedi! CUNIZA (fra sé) Io tremo! Scena Nona Aparece Oberto y el desenlace del acto se inicia. OBERTO Son io stesso! A te davanti! vedi, o donna, un infelice. Oberto confía la restitución de su felicidad a la colaboración de Cuniza, con una bella cantinela Se pietà sperar mi lice, io la spero dal tuo cor. D'aspro fato io son lo scherno, ma l'onor serbava illeso; or tradito, vilipeso m'è da un vile anco l'onor. La premetida está ya mosqueadísima CUNIZA Ciel, che festi!.. A qual periglio I tuoi giorni, incauto, esponi? Che mi chiedi? Di', proponi, ove il possa lo farò. LEONORA Tutto puoi, lo puoi tu sola! Ma il tuo cor sarà trafitto, se il colpevole e il delitto io fremendo svelerò. CUNIZA (fra sé) Qual presagio il cor m'agghiaccia! (A Oberto) Parla dunque. OBERTO (Accennando a Leonora) A lei s'aspetta! a te poi la mia vendetta, od al brando affiderò. Leonora narra su deshonrra a manos, es un decir, de Riccardo.LEONORA Mentì nome, mentì spoglie, i promise eterno amore; ebbe impero sul mio core, poi spergiuro mi tradì… Tutto, tutto, e pace e onore un indegno mi rapì. OBERTO Altra donna! CUNIZA Ciel!.. chi è dessa? Il suo nome? LEONORA Sei tu stessa! OBERTO Salinguerra è il traditor! Tradita sono!!! CUNIZA Ciel! Riccardo! Oh, quale orror! Aprovechan Oberto y Leonora la conmoción de Cuniza para cizañarOBERTO Su quella, fronte impressa la verità tu vedi. Se agli occhi tuoi non credi, credilo al mio furor. Ho d'Ezzelino infranta la dura legge, e meco in questa terra io reco un fido brando ancor. Intenta calmarse y analizar, mientras Oberto y Leonora siguen cantando y cada uno manifiesta sus sentimientos y/o deseos CUNIZA Tempra gli acerbi detti, l'ira fervente acqueta; a perigliosa meta essa condur ti può. Scherno non sei tu sola d'un infelice affetto… Ma vendicarlo, o in petto spegnerlo, ben saprò. LEONORA Oh generosa! Un ferro io ti piantai nel seno. A te l'indegno almeno tolto l'onor non ha. Ben tu potresti odiarlo… Ma disperata io sono! Io merto il tuo perdono, merto la tua pietà. CUNIZA Quanto mi costi! LEONORA Il credo. CUNIZA Quanto ne soffro! OBERTO Il so! CUNIZA Sul ciglio mio… LEONORA Lo vedo… Il pianto già spuntò. Cuniza se apunta al plan vengativo y los tres también se unen en el canto CUNIZA Ma fia l'estremo, o misera, che bagna le mie gote. Ira il mio cor percote, sul traditor cadrà. OBERTO, LEONORA Ah sì! L'estrema lagrima scorre sulle tue gote; l'ira che il cor percote sul traditor cadrà. |
Autor: | @lm@viv@ [ 06 Ene 2007 13:43 ] |
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Scena Decima Cuniza llama a todos después de largar a Oberto CUNIZA A me gli amici! Le indica a Riccardo la presencia de Leonora, más que nada por si la recoñoce. Riccardo no lo niega, pero la acusa de traición. Mira! RICCARDO Io gelo! Avvampo d'ira! CUNIZA Mirala! RICCARDO Ebben!.. l'amai, spergiura la trovai. LEONORA Ti conosco in questo istante: di te degna è l'empia accusa! Fui tradita, fui delusa, e insultata or sono ancor. El coro, listos que son..., se da cuenta de todo, reaparece Oberto y el desenlace se inicia TUTTI (fra sé) Infelice! Nel sembiante ha lo strazio del dolor! OBERTO Chi d'insultarla ardisce? LEONORA (fra sé) Oh cielo! CUNIZA (fra sé) Ei si tradisce! RICCARDO (fra sé) Il padre! CUNIZA (fra sé) Ah, troppo osò! TUTTI Oberto! OBERTO Sì, son io. TUTTI Chi lo condusse? OBERTO Un Dio i passi miei guidò. El coro inicia un Finale que recuerda a otros rossinianos, con la participación de todos los personajes TUTTI A quell'aspetto un fremito per ogni fibra io sento! Egli è scoperto, e spento sul patrio suol cadrà. OBERTO A quell'aspetto un fremito in ogni fibra io sento! Io morirò, ma spento meco quel vil cadrà! Non basta una vittima a questo codardo e il padre e la figlia vilmente egli uccide, rapisce l'onore, insulta, deride… Oh stolto! Una spada so cingere ancor! RICCARDO All'onta rispondere m'udresti, o vegliardo, se all'ira che m'agita la piena schiudessi; se in cor pietade di te non avessi, mostrarti il sentiero potrei dell'onor! LEONORA Sentiero a te incognito è quel del gagliardo! L'onore non celasi ha sempre un sembiante. Oppressa, oltraggiata, tradita, a te innante mi vedi, o superbo, nè senti rossor? CUNIZA Già l'alma pascevasi d'un giuro bugiardo, aprivasi ai guadii d'un tenero affetto! Ma vincer gl'inganni saprò del mio petto, in odio mutarsi già sento l'amor! IMELDA E CORO Oh cielo, non toglierci l'amico tuo sguardo! Gli sdegni s'acquietino, e pace ne arrida! Se un cor fu spergiuro, se un'anima infida, quell'alma punisci, punisci quel cor! |
Autor: | helena gabriela [ 06 Ene 2007 23:34 ] |
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felicidades @lm@viv@, por este gran trabajo que hiziste! saludos.... |
Autor: | Kuraku [ 14 Ene 2007 8:17 ] |
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Yo aún no la veo. Voy a comprarla a mi tienda de cds y dvds local. Se llama "Zona Clásica" y ahí hay todas los óperas que deses |
Autor: | Bramante [ 15 Ene 2007 16:38 ] |
Asunto: | |
Ya he escuchado la versión de Bergonzi lo suficiente como para decir que me parece que él está impresionante. Quizá se le note un poco la edad en cierta tirantez en los agudos, pero qué elegancia, qué fraseo, qué dicción. Una verdadera clase de canto. |
Autor: | MarttiT [ 15 Ene 2007 18:11 ] |
Asunto: | |
Por esta vez, estamos de acuerdo. |
Autor: | @lm@viv@ [ 16 Ene 2007 8:42 ] |
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¿Alguien destaca algo más? |
Autor: | Bramante [ 16 Ene 2007 11:52 ] |
Asunto: | |
Sí, insisto. El último aria de Bergonzi en esta ópera ( no sé como se llama, es el corte 7 del segundo CD ) es de lo mejor que he oído en mi vida. No es una romanza especialmente difícil, creo, pero como la canta Bergonzi es de auténtica antología. Creo que es una perfecta lección de como cantar Verdi. |
Autor: | delaforce [ 16 Ene 2007 12:51 ] |
Asunto: | |
Yo tengo un DVD inenarrable y el CD de Bergonzi. Tampoco me parece "pa' tirar cohetes". La Dimitrova gritona y sin un atisbo de "italianità" . Panerai me parece un barítono sensacional, pero en esta grabación su voz suena un tanto fatigada. En cuanto al propio Bergonzi, muy correcto, aún con el problema de los agudos que habeis mencionado. En realidad, la obra en sí tampoco da para mucho. Si en vez de Verdi la firmara otro compositor estaría durmiendo el sueño de los justos. |
Autor: | Bramante [ 16 Ene 2007 13:03 ] |
Asunto: | |
delaforce escribió: Yo tengo un DVD inenarrable y el CD de Bergonzi. Tampoco me parece "pa' tirar cohetes". La Dimitrova gritona y sin un atisbo de "italianità" . Panerai me parece un barítono sensacional, pero en esta grabación su voz suena un tanto fatigada. En cuanto al propio Bergonzi, muy correcto, aún con el problema de los agudos que habeis mencionado.
En realidad, la obra en sí tampoco da para mucho. Si en vez de Verdi la firmara otro compositor estaría durmiendo el sueño de los justos. Respecto a la obra totalmente de acuerdo. Yo lo que ensalzo es a Bergonzi. |
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